A nulla sono serviti la passione e l’impegno delle ragazze e dei ragazzi di
“Dacciunazampa”, che in due mesi sono riusciti a far adottare più di cento
cani randagi. La triade commissariale di Palazzo San Giorgio ha ignorato
quanto di buono si è fatto e si stia facendo nel canile di Mortara per gli
animali e, quindi, per la città.
Sorprende l’accelerazione dei commissari sulla vicenda, concretizzatasi
nell’affissione all’albo pretorio del provvedimento di assegnazione
definitiva della struttura all’associazione Aratea, in palese
contraddizione con quanto poco prima da loro sostenuto. Infatti,
“DacciunazampaOnlus” ha inviato lo scorso 14 agosto alla Dirigente del
settore e alla terna commissariale una richiesta di annullamento del bando
per la gestione della struttura di Mortara (attualmente “sub judice” al
TAR) con la reindizione di una nuova gara al fine di superare i molteplici
vizi e difformità presenti nella selezione, un’istanza rigettata dal Comune
con nota dell’11 settembre in cui – oltre a sostenersi la legittimità
dell’operato dell’ente – veniva affermato come in pendenza del ricorso al
TAR fosse opportuno attendere gli esiti dello stesso.
E invece, nonostante fossero evidenti le diverse violazioni di legge in cui
si sarebbe incorsi nel voler assegnare ugualmente la struttura, qualcuno –
non si sa in base a quali priorità – è voluto tornare sui suoi passi, dopo
così tanto tempo dall’esito di quella gara. Il ripensamento della terna
commissariale per una falsa risoluzione del serio problema del randagismo
forse sconta la recente attenzione sollevata dal problema, ignorato da
sempre.
E’ sconcertante che, in un periodo di lacrime e sangue come quello che da
troppo tempo una pessima amministrazione comunale – in linea con quella che
ha portato Reggio al tracollo – sta imponendo ai suoi cittadini, con la
determina 2385 del primo agosto 2014 firmata dalla dirigente Stracuzza, i
commissari abbiano impegnato una cifra di 770mila euro per la custodia
degli animali, dispensando – al tempo stesso – convenzioni con strutture
private e prorogando di tre mesi il rapporto con la società Metauria e con
una società – l’Happy dog – chiusa per interdittiva antimafia. A quanto
pare, in contraddizione logica con la causa stessa del loro mandato, i
commissari prefettizi guardano con più indulgenza l’interdetto sospetto che
il volontario animato da passione civile.
Noi reggini, forgiati da anni di malapolitica cittadina, siamo maligni ma
spesso ci azzecchiamo ed allora ci si permetta di guardare con legittimo
sospetto sui motivi elettoralistici dell’affidamento della gestione del
canile di Mortara a persone delle quali è nota la vicinanza ai tragici –
per la città di Reggio Calabria – personaggi che hanno segnato la decadenza
della nostra città sindaco.
Se qualcuno avesse dubbi sulla scelta da fare il prossimo 26 ottobre
avrebbe argomenti su cui riflettere in seguito a quest’ennesimo esempio di
cattiva amministrazione. Il Movimento 5 Stelle cittadino non ha alcun
dubbio sulla scelta di difendere l’operato di Dacciunazampa, i cui
volontari – sembra – sono destinati allo sgombero nel vicino mercato
agroalimentare, sommando problemi ad altri problemi.
Vincenzo Giordano candidato sindaco del Movimento5Stelle