Capire il quadro normativo europeo per l’illuminazione di camion e rimorchi
Feb 14, 2025 - redazione
La normativa per le luci dei rimorchi rappresentano un punto cardine per garantire la sicurezza stradale in tutta Europa. Regolamenti e requisiti tecnici si sono evoluti negli anni, uniformandosi ai principi stabiliti dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). Ogni categoria di veicolo, inclusi camion leggeri e rimorchi pesanti, ha precise disposizioni in tema di posizionamento, colore e quantità delle luci. Alcuni paesi, come l’Italia e regioni come la Calabria, hanno norme aggiuntive pensate per adattarsi alle caratteristiche del territorio. Di seguito, uno sguardo sulla normativa relativa all’illuminazione dei camion e sulle principali differenze nazionali.
Requisiti essenziali per l’illuminazione dei veicoli commerciali
I veicoli commerciali sono suddivisi in diverse categorie (N1, N2, N3), a seconda del peso massimo e della destinazione d’uso. La legislazione europea richiede sempre una dotazione minima di fari anteriori (abbaglianti e anabbaglianti), fanali posteriori, luci di stop e indicatori di direzione. Alcune categorie prevedono l’uso obbligatorio di luci diurne (DRL), mentre altre includono accessori aggiuntivi, come luci di ingombro laterali.
- Camion leggeri (N1): Rientrano in questa classificazione i veicoli con peso massimo fino a 3,5 tonnellate. Le norme prevedono in particolare la presenza di due fari anteriori, due fanali posteriori e due luci di stop. Gli indicatori di direzione devono essere ben visibili sia frontalmente che posteriormente.
- Camion medi (N2): Veicoli compresi tra 3,5 e 12 tonnellate. Qui diventano spesso obbligatorie le luci di retromarcia posteriori (spesso due) e, per i mezzi più lunghi di 6 metri, le luci di ingombro laterali.
- Camion pesanti (N3): Con massa superiore a 12 tonnellate, questi veicoli richiedono un’illuminazione ancora più completa. Diventa indispensabile, ad esempio, l’adozione di luci di contorno per evidenziare il perimetro e incrementare la visibilità, soprattutto di notte o in condizioni meteo avverse.
Principali riferimenti normativi (Regolamenti ECE)
Il quadro normativo europeo fa capo a diversi regolamenti ECE, ciascuno focalizzato su un aspetto specifico dell’illuminazione. Il Regolamento ECE R48 indica, per esempio, l’esatta posizione dei fari e la distanza massima o minima dal suolo. In aggiunta, l’ECE R6 si concentra sugli indicatori di direzione, mentre l’ECE R7 riguarda soprattutto le luci posteriori e i fanali dei freni. Le luci diurne, rese obbligatorie dal 2023 per i nuovi camion immatricolati, sono disciplinate dal Regolamento ECE R87.
Le luci di ingombro laterali, essenziali per i mezzi più lunghi, sono soggette all’ECE R91. Quest’ultimo definisce i requisiti relativi al posizionamento (di norma ogni 3 metri) e al colore (ambra). L’applicazione di queste regole tende a favorire l’uniformità dei veicoli su tutto il territorio europeo, dalla Germania fino a regioni italiane come la Calabria, attraversata da importanti assi viari che collegano il Sud al resto della penisola.
Rimorchi e semirimorchi: Criteri di visibilità
Le regole riguardanti i rimorchi (O1, O2, O3, O4) variano in funzione del peso complessivo. I rimorchi più leggeri, sotto le 0,75 tonnellate, richiedono un’illuminazione basica (fanali posteriori, indicatori di direzione e catadiottri), mentre quelli medi e pesanti devono includere ulteriori luci di ingombro e di retromarcia. Per i semirimorchi più grandi, è obbligatorio adottare marcature di contorno, che evidenziano la sagoma del veicolo, e incrementano la sicurezza su strade extraurbane o in galleria.
Questa attenzione alla visibilità risulta cruciale specialmente in Paesi con percorsi articolati, come l’Italia. Alcune tratte in Calabria, ad esempio, comprendono gallerie e infrastrutture che attraversano zone montuose, dove la corretta illuminazione dei rimorchi è fondamentale per prevenire incidenti.
Differenze nazionali e accenni alla normativa italiana
Oltre agli standard di base definiti dalla UE, ogni stato membro può introdurre normative leggermente diverse. In Germania, per esempio, le luci di ingombro laterali sono attentamente regolate, così come le marcature di contorno. In Francia, l’uso delle luci diurne (DRL) riguarda tutti i camion, anche in ambito urbano.
In Italia, il Codice della Strada prevede parametri più rigorosi per gallerie o per condizioni di scarsa visibilità. I fari fendinebbia posteriori sono obbligatori in caso di pioggia intensa, e alcune categorie di veicoli devono adottare luci di avvertimento supplementari. La Calabria, in particolare, annovera diversi snodi viari che attraversano montagne e tratti costieri: in tali situazioni, un’illuminazione conforme contribuisce a una circolazione più fluida.