Un Partito democratico unito e responsabile,
“riferimento nell’azione di rilancio amministrativo avviato dal presidente
della Regione, Mario Oliverio, accanto al governatore e al segretario
regionale Ernesto Magorno nella consapevolezza che la buona amministrazione
si può assicurare se alle spalle c’è un partito soprattutto coeso. Abbiamo
imboccato questo percorso consapevoli della necessità di uno sforzo
suppletivo, a partire da me, per ricomporre le fratture del passato. Mi
auguro che andremo avanti su questa strada con l’impegno di tutti”. Si
chiude bene il 2015 per il Partito democratico della Federazione
provinciale di Catanzaro, nella “casa di tutti” di via Fares, la sede
inaugurata a settembre dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Luca Lotti, alla presenza di tanti sindaci, segretari di circolo,
amministratori, dirigenti, militanti e simpatizzati pronti a levare i
calici ad un 2016 ancora più impegnativo ma ricco di prospettive, su invito
del segretario provinciale – e presidente della Provincia di Catanzaro –
Enzo Bruno. Al suo fianco, il segretario regionale Ernesto Magorno,
parlamentare e riferimento del Partito nazionale in Calabria grazie alla
cui presenza e collaborazione il partito catanzarese ha saputo ritagliare
autorevolezza a livello nazionale. “Abbiamo bisogno di un partito che abbia
questa impostazione – dice ancora il segretario Bruno salutando i tanti
‘amici e compagni’ presenti – come Magorno e Oliverio dicono da più tempo,
e non da ultimo nel corso dell’assemblea regionale di Falerna: da questa
azione coesa e responsabile parte la spinta che serve per agganciare la
Calabria al resto del Paese e all’Europa. Solo una coalizione forte e un Pd
unito possono spingere la Calabria ad imboccare la strada definitiva dello
sviluppo”. Enzo Bruno parla anche da presidente della Provincia, ricorda
gli sforzi profusi dall’Ente in seguito alla trasformazione in Area vasta
imposta dalla riforma Delrio, e della vicinanza del Pd nazionale in un
processo complesso che ha garantito alla Provincia di Catanzaro il
mantenimento dei livelli occupazionali, il mantenimento dei servizi, la
qualità mantenuta elevata in particolare per il mantenimento del sistema
viario e della sicurezza degli edifici scolastici, con importanti
investimenti per circa cinque milioni per le strade e venti per le scuole,
lancia l’idea del nuovo regionalismo e anticipa una grande manifestazione
sull’integrazione tra le aziende ospedaliere “Pugliese-Ciaccio” e
Universitaria con l’intento di salvaguardare i presidi esistenti per
garantire una grande azienda al servizio dei calabresi. Una saluto va poi
ai consiglieri regionali Arturo Bova, Antonio Scalzo ed Enzo Ciconte e i
rappresentanti catanzaresi in Giunta, Antonio Viscomi e Carmela Barbalace,
assenti giustificati perché impegnati in consiglio regionale per
l’approvazione del bilancio. Un ultimo ringraziamento va a Donato
Riserbato, responsabile dell’organizzazione nazionale, e Giovanni Puccio
dell’organizzazione regionale per l’impegno profuso nell’avvio del
tesseramento che procede in un clima sereno ed equilibrato.
Legalità, lavoro, infrastrutture. Sono queste le priorità per il 2016
secondo il segretario regionale, Ernesto Magorno che ribadisce: “Non c’è
stata una fase di immobilismo. La Giunta regionale di centrosinistra ha
ereditato un disastro, per cui ogni segmento della nostra pubblica
amministrazione, a partire dalla gestione dei fondi comunitari, è
un’emergenza. In questo anni non siamo stati assolutamente fermi, non è
stata ferma la Regione, non è stato fermo il governo nazionale. La Regione
ha messo in campo numerosi progetti, a partire dal lavoro, l’utilizzo dei
fondi comunitari, l’avvio di un rapporto forte con il governo nazionale. A
sua volta il governo nazionale, anche grazie al contributo della
deputazione parlamentare calabrese del Pd, si è mosso in modo concreto,
anzitutto con la legge di Stabilità che non guarda più al Mezzogiorno e
alla Calabria come territori da assistere”. E poi, c’è il “Masterplan” per
il Sud con la Regione che si sta confrontando con il governo e che prevede
alcuni punti per lo sviluppo, come il porto di Gioia Tauro, le dighe, la
lotta al dissesto idrogeologico, la bonifica ambientale a partire dal sito
di Crotone. Insomma, in campo c’è “una massa di lavoro e di progetti capace
di dare la svolta alla Calabria, c’è una grande attenzione come non c’è mai
stata per la Calabria dai tempi del primo governo di centrosinistra guidato
da Fanfani”. Magorno definisce la Federazione di Catanzaro come “la più
importante della regione, guidata da un esponente importante del Pd, Enzo
Bruno, che sta facendo bene il suo lavoro, è evidente che ci siano altre
parti politiche che possono guardare al buon governo della nostra terra in
maniera positiva. Il vero punto – dice ancora è la capacità del Pd di
risollevare le sorti della Calabria. Ho vissuto la fase in cui il Pd si è
messo alla testa di un tentativo di scardinare l’amministrazione Abramo. In
politica ci devono essere i numeri, ci vuole la volontà dei consiglieri
comunali di firmare un documento in cui ci si dimette, come è stato fatto a
Rossano, e si manda a casa il sindaco. Non credo che questo dipenda dal Pd,
che è stato chiaro nel giudizio negativo all’amministrazione Abramo.
Catanzaro meriterebbe di più nello scenario istituzionale della Calabria.
Non metto in discussione che Abramo sia una persona perbene, non lo devo
dire io, ma spesso capacità amministrativa ed essere una brava persona non
coincidono, e certo a Catanzaro non c’è un governo della città all’altezza
delle aspettative del capoluogo. Il Pd metterà in campo a Catanzaro tutte
le forze a sua disposizione – conclude Magorno -, anche nella ricerca di un
candidato sindaco, guardando a una fascia importante dello schieramento
politico che abbiamo già utilizzato alle Regionali: è il centro di cui si
parla, che però noi sfidiamo sui contenuti e sui progetti per il
territorio, perché se vuole essere un centro che continua a pensare a
lottizzazioni e clientele non va bene”.