L’obiettivo è raccogliere tre mila firme per
lasciare il segno nella campagna contro le false cooperative che
“minacciano” l’economia pulita. Al Parlamento si chiede una legge con
misure più severe contro quelle cooperative che poco hanno a che fare con
la solidarietà, la mutualità, la trasparenza e il rispetto delle regole
nell’interesse dei soci e dei lavoratori. Ma girando per i territori a
caccia di una firma, si può cogliere anche l’importante occasione per far
conoscere i valori autentici del movimento cooperativo e l’impegno
quotidiano dei soci e dei lavoratori nelle attività che svolgono. La sfida
passa anche da Catanzaro. Questa mattina nella Sala Giunta della Provincia
di Catanzaro, alla presenza della presidente regionale di Legacoop Angela
Robbe, il coordinatore provinciale di Legacoop Catanzaro Giovanni Caruso,
ha avviato la campagna firme – partita ieri da Reggio Calabria – anche
nella nostra provincia. “Di recente è stata gettata un’ombra sul mondo
delle cooperative, l’azione di pochi rischia di danneggiare l’immagine di
chi segue le regole – ha affermato Caruso -. Dal sentimento di rabbia e
indignazione nei confronti di queste poche persone, il mondo delle
cooperative trae nuova forza per tutelare l’operato di chi non è corrotto,
quei soci che con il loro lavoro hanno realizzato grandi progetti nel nome
della solidarietà, della mutualità, della correttezza e della trasparenza”.
La proposta di legge porterà all’attenzione anche la richiesta immediata di
revisioni per le cooperative non controllate da tempo o attive nei settori
più a rischio, la richiesta di cancellazione dall’albo delle cooperative
non controllate, controlli incrociati con le agenzie delle entrate per
sbloccare chi apre e chiude l’attività per non pagare i contributi. Ma –
come ha spiegato anche la presidente regionale di Legacoop – l’impegno
dell’Alleanza delle Cooperative non si ferma qui.
“Abbiamo tempo fino ad ottobre per raccogliere quante più firme possibile,
e dare voce ai valori sani della cooperazione allontanando chi opera
nell’illegalità per esaltare le buone cooperative – ha detto Angela Robbe
-. Insieme lavoriamo per il rafforzamento della partecipazione dei soci nei
processi decisionali, ma anche per una riforma che garantisca trasparenza
negli appalti, contro le gare al massimo ribasso che portano al mancato
rispetto dei contratti di lavoro”. In sostanza, un impegno concreto sul
campo con una serie di attività per “rafforzare lo sviluppo cooperativo che
fa delle scelte di natura etica, morale oltre che imprenditoriale:
sosteniamo quelle cooperative che fanno impresa per raggiungere risultati
economici a secondo determinate condizioni di trasparenza e correttezza con
soci e lavoratori. Rispettando un’altra importante regola come il rapporto
tra il territorio e i portatori di interessi, che significa far conoscere
al territorio la qualità dell’agire sul territorio”. La Provincia di
Catanzaro sarà al fianco di Legacoop in questa battaglia di civiltà: il
presidente Enzo Bruno ha già firmato la petizione e, come anticipato dal
consigliere provinciale e comunale Nicola Ventura nel corso della
conferenza stampa , si farà portavoce anche nella veste di presidente
dell’Upi dell’esigenza di coinvolgere le istituzioni proponendo ai consigli
provinciali, a partire da quello di Catanzaro, un ordine del giorno di
sostegno alla raccolta firme. “Si tratta di una battaglia di civiltà e di
legalità a sostegno di una forma di impresa che ha dato grande benefici ai
lavoratori e al territorio”, ha rimarcato il presidente Bruno, salutando i
tanti rappresentanti delle cooperative presenti alla conferenza stampa.