Cittanova, Bovalino: “Un consigliere di maggioranza chiede gli atti dell’appalto della Villa Comunale al sindaco Antico. Perché?”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Sembrerebbe che, durante le recenti festività, un consigliere comunale della maggioranza — seppur molto combattuto — abbia protocollato una formale richiesta di accesso agli atti riguardanti il progetto della Villa Comunale seguito dalla sua stessa amministrazione.  
 
Ora, chi conosce il funzionamento della macchina comunale sa bene che un consigliere di maggioranza dovrebbe già avere accesso a quei documenti. Se invece è costretto a ricorrere a una richiesta scritta, molto probabilmente significa che quell’accesso non gli è stato concesso.  
Dubbi interni? Mancanza di comunicazione tra alleati? Difficile dirlo.  
Quel che è certo è che non capita tutti i giorni che chi governa chieda i documenti… a se stesso.  
 
Si dice, tra l’altro, che questo gesto non sia stato gradito da alcuni. Ai ben informati risulterebbe perfino un tentativo di farlo “ritirare”.  
 
E allora alcune domande sorgono spontanee:  

  • Perché avviare una procedura formale se le carte dovrebbero essere già sul tavolo?
  • Perché rischiare di far trapelare un’iniziativa che potrebbe mettere in difficoltà la propria squadra, se non fosse davvero importante?
  • Che tipo di gestione sta avvenendo, senza condivizione e, forse… a carte scoperte?
  • Se davvero servono richieste formali per vedere chiaramente cosa accade nella propria casa, vorrebbe forse dire che quella casa è diventata opaca?  

Noi non accusiamo nessuno. Ma osserviamo. E facciamo domande… perché è il nostro compito.

La trasparenza, se davvero c’è, non dovrebbe mai far paura.

Per questo ci rivolgiamo direttamente agli amministratori:

Chiediamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto.

Chiediamo che siano garantiti a tutti — compresi i consiglieri di maggioranza — gli strumenti per svolgere appieno il proprio ruolo.

Chiediamo che i progetti siano seguiti e condivisi alla luce del sole, senza zone d’ombra.

Perché il ha il compito di governare non dovrebbe temere le domande. Ma piuttosto, offrire risposte.