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Cittanova, Erasmus, nonostante tutto!

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Il Covid ha fermato tutto ma non la voglia degli studenti di fare esperienza di studio internazionale con i loro coetanei degli atri Paesi europei. Difatti, a partire dalla prossima settimana, riprenderanno i progetti Erasmus+ cui ha preso parte il liceo Guerrisi. Si tratta di una grande sfida, per un progetto che, fin dal suo concepimento, nasce per favorire la mobilità fisica all’interno dell’Europa, e oggi invece è costretto ad assumere una dimensione “digitale” senza tuttavia perdere la sua originale connotazione di incontro tra culture diverse ma unite dalla comune visione europeista e solidale.
Il primo dei sei progetti Erasmus cui ha aderito il liceo Guerrisi, al quale prendono parte scuole di Romania, Portogallo, Ungheria, unitamente ad una scuola siciliana, dal titolo “European Legends- National Literary Heroes”, offrirà infatti agli studenti ed ai docenti la possibilità di realizzare la prevista mobilità, con attività online in lingua inglese.
Si tratta di una opportunità “speciale”, in un contesto segnato da una pandemia che limita gli spostamenti perfino all’interno del proprio comune, che permetterà comunque di superare le barriere fisiche tra gli Stati, grazie soprattutto all’entusiasmo ed alla voglia di condividere attività ed esperienze con altri studenti, rafforzando quei rapporti di fratellanza ed amicizia già instaurati nelle precedenti mobilità.
Sarà quindi l’occasione di dimostrare che la comunità scolastica possiede al suo interno quei necessari “anticorpi“ utili a superare le difficoltà che stanno segnando l’attuale congiuntura e che permetteranno alla comunità europea di proseguire in quel percorso di integrazione e reciproca solidarietà mirabilmente tracciato dai Padri fondatori della nuova Europa.
Rappresenterà inoltre, nonostante i limiti di un’esperienza “a metà”, una fondamentale opportunità, per gli studenti del Liceo Guerrisi che partecipano al programma Erasmus, di rafforzare le proprie competenze linguistiche, espandendo i propri orizzonti, allargando la propria rete di contatti; ciò consentirà loro di sentirsi più europei, sviluppando la voglia di partecipare, di essere attivi, di contribuire alla crescita e al progresso del proprio territorio. Di esserci ed essere solidali.
Non sospendere l’Erasmus è stata quindi una decisione coraggiosa e di elevato spessore formativo. Ciò vuol dire che a livello europeo c’è un’autentica consapevolezza dell’importanza del programma per i giovani coinvolti.
L’auspicio è che i giovani possano tornare a sperimentare al più presto la parte più autentica dell’esperienza Erasmus, che apre gli occhi sul mondo e permette di rientrare con un bagaglio significativamente più ricco di conoscenze, esperienze, legami che un viaggio virtuale difficilmente potrà consentire di raggiungere.