CITTANOVA (RC) – Gli ultimi giorni abbiamo potuto leggere da alcuni manifesti, uno della minoranza e l’altro della maggioranza, i cui contenuti sono solo ed esclusivamente rivolti alla “raccolta differenziata”. Da un lato c’è chi rivendica primati in termini di tutela ambientale, dall’altro, invece, c’è chi rivendica primati in termini economici. Entrambe le parti però omettono che l’elemento principale dell’intero ciclo della raccolta differenziata è il “centro di raccolta” , che in modo inusuale chiamiamo “Isola Ecologica”, che ad oggi sembra essere privo da alcuni requisiti previsti dalla normativa vigente.
Requisiti, sembra assenti, già all’epoca dell’ex maggioranza oggi minoranza e continua ad essere in tale stato ancora oggi con l’ex minoranza divenuta maggioranza. Su questo la politica, soprattutto che dai banchi di minoranza dovrebbe controllare il giusto operato della maggioranza, preferisce rimanere in silenzio e finalizzare il tutto ai podi e a cifre numeriche.
Ed è proprio su quanto affermato dall’attuale maggioranza in termini economici che sorge spontanea la domanda come mai, quota parte di questo importo risparmiato, non viene investito per adeguare l’isola ecologica (che non c’è), preferendo attuare progetti o somministrazione di lavoro (anche se part-time), dai quali emerge un continuo “sfruttamento dei lavoratori” che continuano a vivere nella speranza di giungere ad una situazione lavorativa ed economica più dignitosa. Speranza che, considerato le scelte politiche della maggioranza, potrebbero essere disattese, considerata la scelta di esternalizzare il servizio il cui costo (ad oggi non reso pubblico) potrebbe superare l’importo recuperato negli anni 2013/2017 e che potrebbe tradursi in futuro in un probabile aumento delle tasse che l’attuale Amministrazione si vanta di aver ridotto.
Magari il risparmio dei famosi 300.000 euro è il risultato di una differenziata che, nonostante l’impiego di personale somministrato che in merito alle modalità di assunzione si potrebbe profilare un “vizio di forma” che porta a pensare che l’ente agisca in modo clientelare, anziché essere conferita nelle isole ecologiche rimane in giro per le vie di Cittanova? Come mai, visto il ricorso alle tabelle della regione, la politica locale non chiede il motivo per il quale un autorevole consigliere comunale di maggioranza, impegnato anche a livello regionale, si fa promotore del raddoppio del termovalorizzatore senza che nessuno dei nostri politici sia accarezzato da alcuna curiosità che porti a riflettere se di per se l’intero ciclo regionale sulla differenziata completi o meno l’intero ciclo di raccolta e riciclo ottimizzando al meglio la collaborazione dei Cittanovesi? Sarebbe opportuno che l’Amministrazione e magari la minoranza, anziché occuparsi solo di numeri e podi, si occupassero in concreto delle condizioni del nostro centro di raccolta dei rifiuti e anche del sistema di raccolta regionale che pare essere inesistente. Sarà forse che su questo argomento anche l’opposizione non può rimproverare nulla? Anche qui, basta prendere atto degli errori e proporre soluzioni, non è così difficile per chi pensa di potere rappresentare un’alternativa, se si vuole rimediare alla precedente sconfitta.
In conclusione, sembra infatti che l’unico tema che interessa l’Amministrazione, sia soltanto la raccolta differenziata, guardandosi bene dall’affrontare altre tematiche, come quelle relative al lavoro ai disabili, progetti di rilancio economico, sociale e culturale del territorio e dei lavori pubblici, aspetti questi che non vengono ne toccati e né sollevati tra le parti che compongono il Consiglio Comunale, dalla stessa opposizione o maggioranza, quasi come vi fosse un tacito accordo tra le parti o una mancanza di idee ai quali sfugge il tema ambientale, interessandosi solo dell’aspetto economico di interesse locale di aziende private e di poco interesse per i cittadini. Anziché far conferire l’indifferenziata, questa Amministrazione, che come la precedente, dimostra una mancanza di progettualità sui temi dei quali si vantano, continua a dimostrare un’assenza di managerialità che sulla raccolta differenziata ed indefferenziata, crei occupazione, anziché esternalizzare un servizio che apporta costi alla comunità, creando una struttura di riferimento anche per i comuni limitrofi. A Cittanova, che sulla differenziata, a partire dagli anni duemila è stata pioniera, è strano che oggi come ieri, il comune paghi ad esterni affinché il rifiuto sia smaltito, magari avrebbe potuto far risparmiare ai Cittanovesi qualcosa in più in bolletta, invece, nulla pare sia cambiato rispetto al passato se non fosse per il fatto che il paese è deturpato dai rifiuti e ciò fa pensare che sulla differenziata tutto ciò che luccica non è oro.
Noi abbiamo un’idea chiara e alternativa a come è stata gestita fino ad oggi la differenziata e ci batteremo affinchè la differenziata, diventi una risorsa per il nostro comune affinchè si possa creare economia con il fine sociale di promuovere opportunità occupazionale.
Il Presidente di Andare oltre Domenico Fonti