Il massacro compiuto dall’inizio dell’epidemia di colera a metà ottobre da parte di gruppi che accusavano le vittime di diffondere il morbo
Colera, ad Haiti 40 vittime per linciaggio
Il massacro compiuto dall’inizio dell’epidemia di colera a metà ottobre da parte di gruppi che accusavano le vittime di diffondere il morbo
(ANSA) ROMA – Mentre il numero dei morti per il colera ad Haiti supera i 2.500 morti, c’è un altro tragico bilancio legato alla malattia: almeno 45 persone sono state uccise in linciaggi compiuti dall’inizio dell’epidemia di colera a metà ottobre da parte di gruppi che accusano le vittime di diffondere il morbo. Lo ha reso noto il ministero della Comunicazione haitiano. Il nuovo bilancio dei linciaggi aggrava un conteggio diffuso a inizio mese, quando i morti erano 14: nel solo dipartimento Grand’Anse, nella parte sudoccidentale di Haiti, ad oggi le uccisioni di questo sarebbero circa 40. Dall’inizio dell’epidemia, secondo un bilancio pubblicato il 17 dicembre, sono morte di colera 2.591 persone e 121.518 altre sono state curate. Le vittime dei linciaggi, secondo la stampa locale, sarebbero soprattutto persone che praticano ‘medicina naturale’, o ‘stregoni’ di varia natura, ritenuti untori che diffondono il colera o altre malattie ad esso legate. Secondo Moise Fritz Evens, funzionario del Ministero, “le vittime, per la maggior parte preti vudu’, la religione popolare di Haiti, sono stati colpiti con pietre e con machete, prima di essere bruciati in mezzo alla strada”. Il ministro della Comunicazione, Marie-Laurence Lassegue ha tenuto quindi a sottolineare che “le persone che praticano il vudù non hanno nulla a che vedere con il colera. Per combattere queste credenze occorre rinforzare la sensibilizzazione sulla malattia”. Diversi studi indicano che il colera è giunto tramite un portatore umano esterno alla regione. Secondo un epidemiologo francese il contagio sarebbe arrivato a causa del contingente nepalese dei Caschi blu dell’Onu, un’accusa che è stata seccamente respinta dalle forze armate nepalesi.
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