Giovedi 4 aprile a Gioia Tauro, a partire dalle ore 18.30, nella Sala Fallara, presenteremo la candidatura a sindaco della città del Porto di Diego Fusaro, filosofo che ha contributo in maniera decisiva alla sedimentazione presso la pubblica opinione di un pensiero alternativo, in grado di demistificare in radice il racconto prevalente costruito a beneficio delle classi dominanti. Fusaro sarà sostenuto da una unica lista, quella del Risorgimento Meridionale per l’Italia, laboratorio politico/culturale che nasce con l’obiettivo prioritario di favorire la rinascita del Mezzogiorno per far ripartire l’Italia intera. Il nostro approccio, infatti, non è né nostalgico né rivendicativo, mirando invece a salvaguardare l’interesse nazionale oggi minacciato da strutture sovranazionali tecnocratiche e antidemocratiche che hanno tutto l’interesse a fomentare divisioni fra gli italiani del sud e quelli del nord. Noi nasciamo con l’obiettivo di risolvere una questione meridionale tuttora aperta, non al fine di aggravare le tensioni per mezzo di un localismo esasperato.
Il 4 aprile, insieme al candidato sindaco Fusaro, discuteranno personalità di sicuro prestigio che hanno generosamente deciso di dare forza al progetto. Aprirà i lavori l’ex ambasciatore italiano in Cina Alberto Bradanini, che spiegherà quali concrete opportunità di rilancio esistono per il Porto di Gioia Tauro specie in relazione al progetto della Via della Seta ora in fase di rapida espansione; a seguire interverranno il direttore Giulietto Chiesa e lo scrittore Pino Aprile. Un parterre d’eccezione che testimonia il desiderio delle migliori classi dirigenti nazionali di accompagnare un processo di liberazione e affrancamento del Meridione, un tentativo che parte simbolicamente proprio da Gioia Tauro, luogo afflitto da criticità ataviche da affrontare con risolutezza e radicalità. La pubblica opinione calabrese chiede a gran voce che vengano definitivamente abbandonati i fallimentari schemi di un passato che ha generato degrado, povertà, emarginazione ed emigrazione. Solo unendo le più lucide e coraggiose avanguardie culturali e politiche che il territorio esprime con la migliore “intellighentia” nazionale sarà però possibile dare forza e sostanza ad un’idea che rischierebbe altrimenti di ridursi a mera “testimonianza”.
Il sud ha grandi potenzialità che rimangono tristemente inespresse perché dilagano apatia e disillusione. E’ giunto il momento di uscire dal torpore per costruire consapevolmente una società nuova, fondata sui sempiterni valori di libertà, uguaglianza e rispetto dell’altro. L’ottimismo della volontà supera il pessimismo della ragione. La forza di una idea pura e nobile, che cammina sulle gambe di uomini consapevoli, non conosce ostacoli. Riconosciamoci quindi come singola comunità di destino e apriamo insieme la strada ad una stagione nuova.