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Conferenza su Gerace a Reggio Calabria

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Archeocomunidiqualità congiuntamente ad Archeoclub Area Integrata dello Stretto ha organizzato, il 27 marzo presso la prestigiosa Sala Perri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, una Conferenza su Gerace, tenuta da Giuseppe Mantella, Direttore della Cittadella Vescovile di Gerace e dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi Locri-Gerace.

Rosanna Trovato, Presidente di Archeoclub Area Integrata dello Stretto, dopo aver salutato i presenti,ha sintetizzato gli scopi dell’Associazione e ha,poi, colto l’occasione per auspicare che i Sindaci si rendano parte attiva nelle altre iniziative che saranno realizzate e che coinvolgono i loro territori .
Rudi Lizzi,Sindaco di Gerace e Consigliere metropolitano, ha ringraziato gli organizzatori per l’iniziativa e per avere scelto il sito di Gerace,consapevole dell’utilità di far parte dei 10 ArcheoComunidiqualità
ricordando che il Progetto era stato condiviso e sostenuto  già dal suo nascere,
 nel 2013 dall’allora Sindaco Giuseppe Varacalli,che oggi ha voluto presenziare alla Conferenza;ha,quindi,auspicato che si continui a valorizzare l’area ionica con iniziative culturali come questa.
Dopo aver richiamato l’importanza culturale e storica della Città,ha poi, volto lo sguardo al Futuro e alle potenzialità turistiche del  borgo,esponendo alcuni progetti dell’Amministrazione,
tra i quali quelli volti a incrementare la ricettività con la realizzazione di una struttura con nuovi posti letto con annessa una grande spa.
Quindi Ranuccio, Consigliere metropolitano delegato al Turismo ,ha plaudito all’iniziativa e ha comunicato che l’Amministrazione ha adottato il Piano del Turismo 2024/2026 passando in rassegna nuove idee e percorsi virtuosi, nell’ottica di valorizzare i nostri territori ai fini di una migliore e variegata offerta turistica con il rilancio del settore ,puntando a quello destagionalizzato  culturale e anche religioso e delle radici,che può influire positivamente per
lo sviluppo del territorio dove insistono piccoli ma importanti Comuni soggetti allo spopolamento.
In chiusura della parte politica,il Vicesindaco  metropolitano avv. Carmelo Versace,in rappresentanza del Sindaco Falcomata’, ha assicurato tutto l’interesse e la particolare attenzione dell’Amministrazione che ha infatti concesso il patrocinio morale avendo condiviso il Progetto Archeocomunidiqualità e l’organizzazione del Ciclo di 10 Conferenze sull’itinerario de ” I 70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”; le tematiche che, di volta in volta,sono trattate servono a diffondere  la conoscenza delle bellezze dell’Area Jonica;ha ringraziato l’Associazione perché svolge un importante e concorrente ruolo di supporto con queste attività di divulgazione.

Di seguito, Francesca Crea, Vicepresidente di Archeoclub e Coordinatore di ArcheoComunidiqualita’, ha premesso che le due Associazioni continuano ad effettuare una efficace campagna di valorizzazione e pubblicizzazione dell’itinerario
“I 70 km d’oro” al fine di approfondire la conoscenza dei siti archeologici e dei beni culturali che insistono sui 10 Comuni aderenti all’Accordo di Collaborazione deliberato nel 2013 dai Consigli Comunali di Bova Marina, Brancaleone, Casignana, Locri, Gerace, Goiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Stilo e Monasterace e che ha lo scopo di promuovere SINERGICAMENTE  i beni culturali degli stessi. L’itinerario costituisce un unicum per la vicinanza dei siti  che testimoniano il succedersi di tante civiltà ed è contenuto
nella piccola Guida,la cui terza ristampa in 5000 copie è’ stata finanziata con fondi di Archeoclub dello Stretto e distribuita gratuitamente ai Musei,ai Comuni,ad Agenzie di viaggio e a strutture ricettive.
Ha rammentato che è programmato per il 2025 un Ciclo di Conferenze,con cadenza mensile,che tratteranno i beni culturali di ciascuno dei 10 Comuni.

Dopo la Conferenza su Monasterace,con il complesso termale e i meravigliosi mosaici del ” Parco Archeologico Antica Kaulonia” illustrati dall’ archeologa Maria Teresa Iannelli,e la riscoperta dei gioielli di Stilo attraverso l’affascinante racconto di Francesco Cuteri,il terzo incontro è stato dedicato al centro storico di Gerace con una pregevole Conferenza del dott. Giuseppe Mantella, insigne restauratore di opere d’arte (solo per citarne alcune, il Baldacchino, la Cattedra e la Porta Santa di San Pietro, il Fonte battesimale e l’Altare in bronzo e lapislazzuli della Salus Populi Romani nella Basilica di Santa Maria Maggiore, varie opere presso il MArRC di Reggio, così come attualmente presso la Cittadella di Gerace e la locale Basilica Concattedrale). Il tema era: “Gerace, rileggere il Passato, progettare il Futuro”.
L’illustre conferenziere, dopo avere compiutamente ricostruito le sorti della Calabria e di Gerace, in particolare nel succedersi delle varie dominazioni (bizantine, normanne) e dei riflessi sul rito liturgico adottato nella Chiesa, dapprima greco e poi latino, ha fatto il punto sugli scavi archeologici attualmente in corso  nella Cattedrale di Gerace, presentandoli in chiave dinamica, e rendendo note in ANTEPRIMA al numeroso pubblico intervenuto,le verità da ultimo disvelate, come il ritrovamento di vari reperti, pavimenti, capitelli; in particolare ha illustrato alcuni frammenti di affreschi parietali appena rinvenuti e ancora non restaurati ed ha anche fatto vedere una moneta in oro coniata circa mille anni fa.
Di notevole rilevanza tra i materiali frutto di scavi di magazzino,parecchi frammenti di pergamene con sopra vergati i testi di alcuni Vangeli che sono in corso di studio da parte dell’Università di Messina.
Da dette indagini si è potuto,altresì,appurare che la Concattedrale è stata costruita direttamente sul banco roccioso che affiora in tutta la cittadina.
Il forte impegno profuso nei lavori e l’approccio scientifico hanno consentito di avanzare ipotesi più attendibili circa le fasi diacroniche di realizzazione delle varie aree liturgiche, compresa quella della Cripta in cui è l’imponente Cappella dell’Itria con i suoi marmi e con le invocazioni all’omonima Madonna.
Dunque, un viaggio che consente, con le (nuove) metodiche applicate, una rilettura del Passato, ma con lo sguardo proteso sul Futuro. In questa prospettiva è stato adottato il progetto “Arte e fede nelle diocesi della Calabria” e la Cittadella vescovile-originariamente sede dell’Episcopio e del Seminario- e’ diventata luogo della cultura dedicato anche alla didattica e alla formazione degli studenti provenienti dall’Italia e dall’estero, dove,da anni, si svolgono le attività della Summer School. Qui i giovani apprendono “dal vivo” l’arte del restauro dei tanti tesori custoditi da questa terra ricca di storia e di memoria: statue provenienti dalle varie chiese di Gerace e del territorio, oggetti sacri,quasi dimenticati nel tempo, rivivono tra le esperte mani dei restauratori e dei loro discepoli per tornare nei luoghi di provenienza ed essere esposti al pubblico come oggetto della religiosità popolare.
Sempre nella Cittadella Vescovile, di recente sono stati avviati i lavori per la realizzazione di ampi e attrezzati laboratori di restauro che preludono ad una intensa attività di conservazione e valorizzazione di quei beni culturali di cui è ricchissimo il territorio calabrese.
Infine,il recente accordo tra Diocesi di Gerace-Locri e il Comune di Gerace, fortemente voluto da S.E. Mons.  Oliva, agevolerà la fruizione di tutti i monumenti e i Musei presenti in questo centro storico che è uno dei più belli e monumentali di tutta la Calabria.

Al termine,la dott.ssa Crea ha donato ai presenti la piccola Guida e un segnalibro,a ricordo dell’evento, in cui tra la bella foto di Gerace vista dall’alto e la magnifica Porta del Sole,c’è la scritta:
“Gerace, che scruta dall’alto come volo di sparviero, sorta con Bisanzio per stupire oltre ogni tempo,dai Normanni fu intesa come “bella,grande e illustre”.
Con l’articolato e armonico intreccio del tessuto urbano, le architetture solenni e spirituali e il paesaggio, la Città  guarda al passato per ideare il suo futuro.
Mentre ad ogni alba, il sole che sorge dallo  Jonio  e con i suoi raggi attraversa la Porta,da’ certezza del presente”.

In una sala gremita, l’esposizione del dotto relatore fondata sulla competenza scientifica e sulla completezza di informazione, nonché la novità delle scoperte hanno  suscitato una grande curiosità e l’interesse dell’uditorio, e, pertanto, grande e’ l’anelito di ritornare a Gerace per andare a vedere o a rivedere – ma con occhi diversi – i luoghi così bene narrati.
In conclusione, un pomeriggio all’insegna della cultura, della storia,della bellezza .