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Consiglio comunale a Reggio Calabria, Falcomatà: “Su Capitale della Cultura vanno messe da parte faziosità politiche”

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Il Documento unico di programmazione (Dup) triennio 2025/2027 è stato il punto più importante all’ordine del giorno del Consiglio comunale, svoltosi eccezionalmente nell’aula Repaci di Palazzo Alvaro. Gli altri punti previsti riguardano la donazione di un monumento cittadino dedicato all’Arma dei Carabinieri da collocare presso Largo caduti di Nassiriya, l’approvazione del regolamento per la gestione e l’uso del centro giovanile denominato “Generattivi”, l’individuazione aree P.e.e.p. e P.i.p. anno 2025 e un debito fuori bilancio.

La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria di Lucio Villari dopo la richiesta da parte del consigliere Giuseppe Giordano: “Si tratta di un nostro conterraneo eccellente che ci ha lasciato in queste ore, intellettuale storico e formatore di tante generazioni”. Nel corso dei lavori preliminari un grido d’allarme contro la chiusura del Seminario Arcivescovile, paventata nei giorni scorsi, è stato lanciato dal consigliere Antonino Zimbalatti: “La vicenda del seminario arcivescovile è molto complicata, cerchiamo di essere uniti per i colori della nostra città. Reggio non può essere spogliata di un caposaldo della cultura, della teologia nel momento in cui ha fatto passi da gigante tra le dieci città candidate al titolo di capitale della cultura”.

La risposta è arrivata, in chiusura della prima fase del consiglio, dal sindaco Giuseppe Falcomatà che, col suo intervento, ha chiuso i lavori preliminari. “Sono d’accordo sul fatto che Seminario sia parte integrante della nostra città – ha evidenziato il primo cittadino – esprimo solidarietà nei confronti del nostro Arcivescovo perché anche in questa vicenda si è scaduti sul piano della strumentalizzazione, una vicenda che andrebbe trattata con grande rispetto, sia delle istituzioni che delle competenze. La città non dovrebbe essere spogliata di un presidio, ma dobbiamo capire quali percorsi può avere la struttura in relazione allo sviluppo futuro della zona. Un luogo in cui si sta completando la demolizione delle baracche dell’ex Polveriera, grazie al lavoro col demanio l’area sarà destinata a ospitare un importante centro di formazione, una scuola dei vigili del fuoco, e per i più piccoli lì nascerà un ulteriore asilo per la città”.

Nel corso del suo intervento il sindaco è tornato sulle polemiche per la candidatura a Capitale della Cultura: “Bene alimentare il dibattito, ma ribadisco che si tratta di un tema sul quale non ci si dovrebbe comportare da tifosi, si dovrebbero mettere da parte le faziosità politiche. Non rimaniamo sul terreno della polemica e rilanciamo sulla necessità di tenere vivo il fermento culturale che c’è in città. Si è capito che il futuro parte da un investimento serio sulle politiche culturali. I nostri palazzi sono un continuo fermento di idee, nei prossimi giorni incontreremo le associazioni che sono parte attiva nella candidatura, per ragionare sulle iniziative della Primavera, con le festività che ci accompagnano, dal 23 aprile in avanti”.

Il sindaco ha poi riproposto l’idea di realizzare nella nostra città di un “Festival Mediterraneo della letteratura”, che mantenga questo senso di centralità visto che ci troviamo nel cuore del Mediterraneo e che possa sviluppare temi sotto il profilo della poesia, della narrazione e del giornalismo, e di tutte le arti letterarie”.

In relazione ai finanziamenti su Arghillà: “L’opposizione svilisce un discorso portato avanti da anni, è irrispettoso della nostra attività politica e di chi ha lavorato ad Arghillà in tutti questi anni. A tal proposito ci fa piacere che riapra Ecolandia, che ha rischiato di restare chiusa. Penso al lavoro della forze dell’ordine e della magistratura. Dunque come si può dire che i 5 milioni del Ministero hanno risolto i problemi da parte di chi in questi anni se n’è fregato? Non entriamo nel gioco di chi ha fatto di più rispetto ad altri, perché chiaramente il nostro lavoro da questo punto di vista non avrebbe paragoni, e ricordiamo ad esempio i 15 milioni dei Pinqua, i due milioni per l’asilo, gli investimenti di piazza don Italo Calabrò, i progetti contro la dispersione scolastica o per la sicurezza nel quartiere”. Da qui l’appello finale: “Evitiamo di entrare in questi meccanismi. Così non svolgiamo un servizio alla città, dobbiamo riconoscere ciò che di positivo si fa”.

Il consigliere Giuseppe Sera ha risposto all’intervento del consigliere Massimo Ripepi: “Non pensare che i nostri silenzi siano legati al fatto che non abbiamo da dire nulla. Al di là delle ambizioni personali cosa vogliamo per la nostra Reggio? Noi per Arghillà lavoriamo dal 2018 e diciamo grazie ai contributi che vengono dal governo, lo stesso grazie da parte vostra non l’abbiamo sentito quando sono arrivati 15 milioni per Arghillà”. Il consigliere Antonino Castorina ha evidenziato: “E’un grave sgarbo istituzionale quando si parla di Corso di laurea in medicina e chirurgia, una proposta che è partita dal nostro sindaco, vengono fatti tavoli tecnici in cui il Comune e la Città metropolitana non vengono chiamati. E’ impensabile che l’ente territoriale in cui deve sorgere il corso di laurea non venga interpellato”.