Nell’austera cornice dell’Aula Magna del Liceo Classico S. Paolo di Oppido Mamertina, si è svolto un importane Convegno dal titolo “Io Ricordo” per ricordare i tragici avvenimenti della II guerra mondiale con la deportazione di milioni di prigionieri militari e civili che trovarono la morte nei campi di concentramento e di sterminio.
Per parlare agli studenti del S. Paolo della Shoah, sono stati invitati due Reatori di alto spessore che hanno intrattenuto il giovame pubblico attento e curioso offrendo tantissimi spunti di riflessione.
Il Convegno si è aperto con uno SPOT pubblicitario sulla SHOAH realizzato dagli studenti per la partecipare al Concorso bandito ogni anno dal MIUR “I giovani ricordano la shoah”, che si è classificato al I posto nella selezione regionale
Ha aperto i lavori il Prof Rocco Lentini, giornalista , storico, appassionato studioso di Storia Contemporanea e della Resistenza in Calabria; Presidente dell’Istituto Ugo Arcuri Per la Storia dell’Antifascismo e della Storia Contemporanea in Calabria; Membro della Commissione Didattica Nazionale Ferruccio Parri; autore di diverse pubblicazionio sull’argomento. Il Professore Lentini, nella sua relazione ha voluto sottolineare che i campi di concentramento ci sono sempre stati, ciò che ha contraddistinto la II guerra mondiale sono stati i campi di sterminio dove venivano deportati non solo i prigionieri di guerra ma intere famiglie con la sola colpa di appartenere al popolo ebraico e poi anche disabili, omosessuali, zingari per essere eliminati dopo essere stati privati della loro dignità umana, sottoposti ad umiliazioni estreme e sofferenze atroci, seviziati. Il Prof Lentini molto coinvolto emotivamente, si è soffermato sulla storia dei tanti perseguitati calabresi di cui purtroppo non si parla molto e il particolare ha raccontato di Filomena, ragazza appena sedicenne , di Bagnara, deportata con la famiglia ad Auchwitz e sottoposta ad esperimenti disumani a cui non è sappravvisuta.
All’intervento del Professore Lentini ha fatto seguito quello del Dottore Giuseppe Ventra, figlio di Rocco Ventra, deportato nel campo di sterminio di Mauthausen
Il Dottore Ventra è un brillante medico, dirige con successo una Clinica polispecialistica a Caulonia; impegnato nell’associazionismo, è Presidente di Circoscrizione del Lions Club International, Associazione che si pone a servizio della comunità per risolvere, ove possibile, i problemi e soddisfare i bisogni di chi è in condizione di difficoltà. Proprio con tale spirito di servizio, da qualche anno, incontra gli studenti, visitando varie scuole per portare la testimonianza del padre che tornò miracolosamente a casa dopo essere stato nell’”inferno”. Il Dott. Ventra racconta che sua padre Rocco, soldato dell’esercito italiano, fu catturato e torturato dalle SS, deportato poi nel campo di Mauthausen , dove con tutti gli altri prigionieri fu sottoposto ad una condizione di vita disumana e alle crudeltà piu feroci che certamente lo avrebbero portato alla morte, come avvenne per la maggior parte dei prigionieri del campo, se non si fossero verificati una serie di eventi fortunati che gli consentirono di sopravvivere fino all’arrivo degli Americani che liberarono il campo. Rocco Ventra scrisse poi una sorta di diario “Un Calabrese a Mauthausen” con una descrizione lucida e puntuale dei suoi giorni di prigionia nel campo di sterminio, con nitide descrizioni di fatti e persone incontrate. I testimoni di quell’inferno, dice il dottore Ventra, col passare degli anni sono sempre più rari, perciò , attento e disponibile verso il mondo dei giovani ha voluto farsi lui stesso testimone della terribile esperienza del padre e parlare ai ragazzi di quello che realmente è stata la shoah e quali terribili crudeltà i tedeschi di Hitler riuscirono a compiere nei confronti di uomini, donne e bambini.
Il Convegno si è rivelato un importante momento di crescita culturale e formatova per gli studenti del S. Paolo che hanno partecipato attivamente all’evento arricchendolo con l’esecuzione di brani musicali e letture appositivamente scelti. Molto interessante l’allestimento della mostra fotografica che, accompagnata dalle struggenti note nusicali di Moriconi, ha catturato emotivamente l’attenzione del pubblico.
All’evento erano presenti il Vice Sindaco di Oppido Mamentina e parte dell’Amministrazione Comunale; il Comandante dei Carabinieri; le Associazioni operanti nel territorio, Lions Club, Fidapa, Auser, Serra Club. Hanno partecipto inoltre professori degli Istituti scolastici di Oppido Mamertina, vari cittadini e alcuni genitori degli studenti.
Soddisfatti per la riuscita dell’evento la Preside Prof. M. Aurora Placanica, il Gestore Don Giancarlo Musicò e i Professori. La Preside, nel ringraziare gli intervenuti, ha voluto rimarcare il concetto che la scuola ha il dovere di contribuire, con i suoi insegnamenti, a evitare i terribili accadimenti del nostro passato, promuovendo la Cultura della Pace attraverso i valori imprescindibili del rispetto della Democrazia e della Libertà di ciascuno, superando ogni forma di sopraffazione e di ostilità per dare spazio invece alla tolleranza e all’accettaziione del “diverso” per la costruzione di un mondo più sano e più giusto.