«Io vorrei capire come possono i cosentini affidarsi a un Pd che governa la Regione grazie ai loro consensi ma che per la nostra città ha fatto poco o nulla, tranne che dar mostra di trame politiche non certo degne».
Lo ha detto Luigi De Rose, il coordinatore provinciale di Forza Italia, durante il dibattito svoltosi mercoledì pomeriggio nella segreteria di Luca Tiano, esponente di Rivolta l’Italia e candidato al consiglio comunale in Forza Cosenza. De Rose si è soffermato su molti aspetti politici della campagna elettorale in corso. A riprova che, oltre l’aspetto “civico”, le Amministrative hanno risvolti politici importanti. Il voto ad Occhiuto, in quest’ottica, diventa anche un “no” secco a certe logiche politiche che, ha sostenuto ancora De Rose, «hanno fatto regredire tutta la Calabria e mortificato Cosenza».
La Forza Italia rappresentata da De Rose è un partito “di lotta”, che sostiene un messaggio civile opposto «ai potentati politici e familiari che tentano, per l’ennesima volta, di condizionare la vita dei nostri concittadini». Chiaro e coinciso il messaggio del dirigente azzurro: «Ormai le casse pubbliche sono chiuse o agli sgoccioli, perciò le possibilità di praticare il clientelismo a favore qualcuno con i soldi di tutti sono minime e in questo contesto la classe politica può solo creare le precondizioni ideali affinché l’economia sana possa prendere piede e produrre posti di lavoro».
Il riferimento è chiaro: «Chi è lungimirante, scommetterà su chi ha progetti, chi non lo è, si farà ancora prendere in giro da chi fa promesse con la consapevolezza di non poterle mantenere». Ed è stato altrettanto marcato l’endorsment su Occhiuto: «Una città abbellita, a cui si è voluta dare, finalmente, una misura d’uomo, parla da sola, i giochi di potere, invece, parlano di logiche vecchie a cui è giunto il momento di dire basta».
Non poteva mancare neppure una stoccata alle incoerenze politiche: «I due tronconi di centrosinistra che hanno sfiduciato Occhiuto si sono alleati con pezzi della ex maggioranza che pure avevano avversato: non vi pare un gioco delle parti piuttosto datato anche questo?». Non poteva mancare neppure un invito caloroso a Luca Tiano: «Continua così, vai dritto per la tua strada: i cosentini sono intelligenti e sanno distinguere tra chi vuol tutelare davvero i loro interessi e chi no. Tu sei un giovane professionista e una persona per bene e chi è per bene come te saprà riconoscerti e premiarti».
Segreteria piena di gente per un dibattito animato. Tiano ha ringraziato per la fiducia riposta in lui e ha esposto alcuni punti del proprio programma, in particolare sulla sicurezza e sulla lotta al randagismo: «La civiltà di una zona si misura anche dalle condizioni degli animali che vi vivono. I canili non bastano perché ormai sono saturi e devono essere incentivate le soluzioni alternative». Per quel che riguarda la sicurezza, il candidato si è fatto portavoce delle lamentele di molti cittadini ed esercenti: «Anche a causa della crisi, c’è una recrudescenza della microcriminalità che rende insicure molte zone della città e il Comune dovrà fare la sua parte per contenere questi fenomeni».
Ma lo sguardo d’insieme del candidato è rivolto all’aspetto politico della competizione: «Non dubito che la posta in gioco di questa delicatissima partita sia politica: da un lato, ci sono ambienti abituati a ragionare solo secondo logiche di potere, dall’altro ci sono forze che hanno dimostrato di sapersi rinnovare per progettare un futuro valido per tutti. Io ho scelto senza esitare, credo che in molti faranno altrettanto».