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Crisi Infocontact, Carchidi (Cgil): “Urge tavolo ministeriale”

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Si è appresa l’ufficialità dell’interesse di Call&Call su Infocontact

Crisi Infocontact, Carchidi (Cgil): “Urge tavolo ministeriale”

Si è appresa l’ufficialità dell’interesse di Call&Call su Infocontact

 

 

Urge tavolo ministeriale, non c’è più tempo. “Quanto
appreso direttamente dai vertici di Call&Call circa la manifestazione di
interesse nei confronti delle attività e dei lavoratori di Infocontact non può
che essere positivo”. Queste le parole del Segretario Generale SLC CGIL
Calabria Daniele Carchidi apprendendo l’ufficialità dell’interesse di
Call&Call su Infocontact. “Si
apre uno spiraglio positivo in questa fase della vertenza che potrebbe ridare
speranza a 1800 lavoratori calabresi – ha dichiarato Carchidi – l’azienda
guidata da Umberto Costamagna si è già resa protagonista in positivo nella
risoluzioni di vertenze complicate e difficili come questa”. Il
riferimento di Carchidi è chiaramente rivolto alla vertenza Answer a Pistoia,
in cui i lavoratori dell’azienda appartenente al gruppo Phonemedia furono
rilevati da Call&Call, così da chiudere positivamente quella triste vicenda
mettendo in sicurezza circa 500 lavoratori toscani. “Alcuni potenziali compratori,
quali Comdata ed E-Care,
avevano già manifestato le proprie intenzioni, ora dopo l’insolvenza ed il
superamento di fatto di una proprietà sciagurata – ha continuato il segretario
generale SLC Calabria – Call&Call ha formalizzato al Tribunale la propria
volontà di voler contribuire fattivamente alla risoluzione della vertenza, e
nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori nuove aziende a dare la
propria disponibilità”. “Le attività ci sono, i lavoratori continuano a
garantire con responsabilità un servizio di eccellenza, i compratori hanno
manifestato interesse, mancano i committenti all’appello – ha affermato in
conclusione il sindacalista CGIL – urge pertanto la convocazione del tavolo
ministeriale ove richiedere con forza alle aziende Enel, Wind, Postemobile, ConTe
Assicurazioni, Vodafone, Telecom, Eni di mantenere i volumi di attività in
Calabria così da garantire la piena e totale occupazione delle lavoratrici e
dei lavoratori di Infocontact”. Non c’è più tempo da attendere,
il messaggio della Slc Cgil Calabria è chiaro.