Mario Occhiuto sta realizzando una sociologia urbanistica, attraverso piazze, vissuti comuni che vanno ancora più caratterizzati da interventi di riqualificazione delle periferie.
Lo afferma Gianfranco Cundari, architetto e candidato al consiglio comunale con Cosenza Positiva.
Il degrado di Cosenza – dice Cundari – quello dei casermoni di via Popilia o delle case di San Vito Alto, di 45 mq e senza fondazioni , è figlio di un’architettura collettivista e marxista che, purtroppo, ha generato emarginazione.
Con il Sindaco Occhiuto – prosegue Cundari – interverremo per avviare progetti finanziari su questi quartieri e sul centro storico, restituendo centralità all’uomo.
Sul centro storico sarà necessario procedere con l’abbattimento- prosegue il professionista- di costruzioni fatiscenti, con gli accordi universitari per sfruttare le risorse archeologiche e generare economia produttiva , con i lavori di rifacimento della rete idrica e fognaria.
Quello che è accaduto nel passato, ad eccezione di Manini – conclude Cundari – è stato un torbido silenzio inoperoso che aveva portato la città in un baratro da cui oggi è miracolosamente uscita.