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Debutta a Badolato “Teresa. Un pranzo di famiglia”

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Debutterà ufficialmente sabato, alle ore 21, al teatro comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti Poetiche del viaggio, “Teresa. Un pranzo di famiglia”, lo spettacolo nato da un’idea di Franco Marzocchi e diretto da Luca Michienzi.

Scritto dalla giornalista reggina Francesca Chirico, con protagonista in scena l’attrice dai natali cosentini, ma catanzarese d’adozione, AnnaMaria De Luca, lo spettacolo chiuderà l’intenso programma della residenza gestita dalla compagnia Teatro Del Carro Pino Michienzi, con una storia cosiddetta “difficile”, che affronta e cerca di descrivere “l’animo di chi ‘mette in conto’ la morte del figlio sapendo, forse di esserne la causa”, spiega Marzocchi che ha curato lo studio sul personaggio di Teresa, messo in scena da De Luca. Per il testo, il regista bolognese si è rivolto a Francesca Chirico, autrice del libro inchiesta “Io parlo – Donne ribelli in terra di ‘ndrangheta”, che ha accettato di buon grado la sfida posta tracciando, insieme a lui e all’attrice, il profilo di una donna che da bambina sognava di diventare parrucchiera, ma alla quale hanno insegnato a “parlare quando piscia il gallo”, che la famiglia è una cosa grande e che chi la disonora sparisce. Sposa senza amore, vedova assetata di vendetta, madre consigliera, Teresa, come la sacerdotessa di un rito quotidiano, ogni giorno apparecchia un posto a tavola anche per chi non c’è e passa in rassegna la propria vita, ricomponendo storia dopo storia, nome dopo nome, un cupo affresco di “famiglia”. Un lungo sfogo nel quale Teresa mescola vittimismo e orgoglio d’appartenenza, amarezza e regole che la figlia Angela ha infranto, spezzando la catena di sottomissione.

Marzocchi ha chiesto a Francesca Chirico di scrivere questo testo per AnnaMaria De Luca, lodevole interprete – fondatrice, insieme a Pino Michienzi, della compagnia Teatro Del Carro -, che vanta una ricca attività teatrale oltre a numerose partecipazioni a fiction e sceneggiati televisivi: “Sapevo, dentro di me e istintivamente, che solo Francesca avrebbe potuto creare questa madre e solo AnnaMaria interpretarla”. Una sfida quasi “paradossale” per un’autrice che, invece, ha raccontato, con precisione e partecipazione, quelle donne che in Calabria hanno reagito con la forza eversiva della parola alla violenza, al dolore, all’ingiustizia, sfidando la ‘ndrangheta, ma anche un mondo che tace.

ANNAMARIA DE LUCA

Attrice e autrice è nata a Spezzano Albanese, ha frequentato la Scuola d’Arte Drammatica di Gianni Diotaiuti dal 1973 al 1975 e l’Accademia delle Belle Arti conseguendo il diploma in scenografia nel 1978. Nel suo percorso artistico e professionale spiccano le partecipazioni con ruoli centrali in spettacoli diretti da Franco Zeffirelli, Enrico Maria Salerno, Glauco Mauri. Numerosi anche gli sceneggiati e le “fiction” televisive a cui ha partecipato alcune delle quali dirette da registi come Damiano Damiani, Claudio Risi, Antonia Avati e Alexis Sweet. Ma quello che ha segnato e formato l’identità artistica della De Luca è certamente il lungo sodalizio professionale e umano con il suo compagno di una vita: Pino Michienzi ( autore, regista, attore ma soprattutto uomo di grande cultura, talento ed umanità) che è , purtroppo, scomparso nel 2011 lasciando un vuoto sostanziale nella scena e nella cultura calabrese e nazionale. Con Michienzi la De Luca ha dato vita, nel 1986, alla realtà del Teatro del Carro, una compagnia che con grandi risultati ha portato sulla scena in modo profondo ed innovativo i testi degli autori calabresi e rielaborato i classici del teatro e della letteratura con una visione costantemente originale. L’eredità di Michienzi oggi continua a vivere nella De Luca pronta, nonostante tutto, per affrontare nuove prove e ad aprirsi alle più interessanti collaborazioni Dal 2012 al 2014 è. Con Luca Maria Michienzi, direttrice artistica del Progetto di Residenza Teatrale MigraMenti di Badolato.

FRANCESCA CHIRICO

Francesca Chirico è una giornalista e una scrittrice. Nata a Reggio Calabria, è redattore dell’archivio web multimediale www.stopndrangheta.It, per il quale si occupa di cronaca nera e giudiziaria. Collabora con il mensile di analisi e documentazione «Narcomafie»; ha inoltre firmato reportage e inchieste per Liberainformazione e Linkiesta. Tra gli autori dei dossier Arance insanguinate – Dossier Rosarno e Radici/Rosarno, nel 2011 ha pubblicato il romanzo Arrovescio (Rubbettino editore), vincitore del premio letterario “Bruno Chimirri 2010”, del premio speciale della giuria del “Città di Siderno” e di una menzione al premio “Fortunato Seminara”.Il suo ultimo libro: Io parlo – Donne ribelli in terra di ‘ndrangheta racconta le donne che hanno infranto il silenzio preteso dalle cosche e assegnato loro dalla tradizione. Hanno combattuto paura e pudore e raccolto, non in egual misura, disprezzo e solidarietà. Qualcuna ha pagato con la vita. Sono le donne che in Calabria hanno reagito con la forza eversiva della parola alla violenza, al dolore, all’ingiustizia, sfidando la ’ndrangheta, ma anche un mondo che tace. Io parlo raccoglie e ricostruisce le loro storie, ripercorrendo, dai sequestri di persona e dalle faide degli anni Ottanta alle più recenti inchieste anti ’ndrangheta, gli ultimi trent’anni di storia criminale calabrese.