di Caterina Sorbara
Domani a Reggio Calabria nel Chiostro di San Giorgio al Corso, alle ore 21, si terrà un incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos dal tema “Don Camillo e Peppone”, gli indimenticati protagonisti di una serie di film che tra gli anni Cinquanta e Sessanta incontrarono un memorabile successo di pubblico.
L’evento è curato da Nanni Barbaro, responsabile Teatro e Tradizioni Popolari dell’Associazione Culturale Anassilaos, che per l’occasione proporrà una rivisitazione dietro le quinte dei cinque film della saga, un racconto dettagliato su come essi nacquero, sugli aneddoti, sui rapporti tra il Guareschi letterario e il Guareschi cinematografico, con l’ausilio di alcune letture (Fatima Ranieri voce narrante) e di immagini montate Claudio Sergi.
Nonostante gli anni trascorsi Don Camillo e Peppone continuano ad essere attuali poiché rappresentano quell’eterna contrapposizione, tipicamente italiana, tra guelfi e ghibellini, che negli anni ’50 divise comunisti e clericali incarnati in maniera esemplare nel prete Don Camillo e nel compagno Peppone.
Quello che comunque assicurò alla coppia il sostegno del pubblico, fu la capacità di Guareschi e dei registi di evidenziare la sostanziale bonomia dei protagonisti capaci di superare, nel nome di una appartenenza alla comunità, ogni contrasto politico e ideologico dinanzi alla concretezza dei problemi da affrontare.
Sembrò al tempo quasi una prefigurazione del compromesso storico che sarebbe venuto qualche decennio dopo. Oggi forse costituiscono la comune aspirazione dei cittadini ad una concordia che eviti asprezze e divisioni.