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Dopo gli scioperi, la Piana con difficoltà si avvia alla normalità

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Perdurano disagi nella raccolta dei rifiuti e file di ore e ore ai benzinai

di DANILO LORIA

Dopo gli scioperi, la Piana con difficoltà si avvia alla normalità

Perdurano disagi nella raccolta dei rifiuti e file di ore e ore ai benzinai

 

di Danilo Loria

 

 

GIOIA TAURO –  Lentamente, ma non senza difficoltà, si ritorna alla normalità dopo la “serrata” degli autotrasportatori che ha messo letteralmente in ginocchio il territorio della Piana di Gioia Tauro. I presidi sulle nostre strade, che duravano da circa 6 gioni, sia nei pressi della città di Gioia Tauro che di Rosarno, sono stati sciolti nella serata di venerdì scorso, riprendendo di fatto tutte le consuete attività. Tra questi, le autocisterne che hanno rifornito i benzinai, i quali sono stati presi d’assalto dagli automobilisti lasciati a “secco” per giorni, formando delle code di ore ed ore di automobilisti, mettendo in ginocchio la viabilità dei nostri paesi. A Polistena e ad Anoia si sono “intravisti” scene di “ordinaria follia” con numerosi automobilisti muniti di vari bidoni per essere riempiti di carburante. Inoltre, numerosi automobilisti, dopo aver fatto qualche ora di fila, sono rimasti lo stesso “all’asciutto” di carburante con scene di vistoso nervosismo da parte dei conducenti. Tra oggi e domani tutti i distributori riprenderanno servizio a pieno regime e i problemi si dovrebbero affievolire. Anche i supermercati e le botteghe rionali cominciano ad essere provvisti dei beni di prima necessità: latte, verdura, frutta fresca che fino a tre giorni fa scarseggiavano provocando disagi alle famiglie. Le difficoltà maggiori restano, invece, sulla raccolta dei rifiuti. In molte cittadine del nostro territorio (vedi Cittanova, Cinquefrondi, San Giorgio Morgetto e altri) cumuli di immondizia sono stati gettati fuori dei cassonetti perchè stracolmi. Da diversi giorni la raccolta non viene effettuata a causa dei disagi creati dalle cinque giornate di sciopero degli autotrasportatori appena trascorse. Le cause sono legate alla carenza di carburante e ai numerosi blocchi che hanno frenato l’attività del termovalorizzatore di Gioia Tauro. Numerose difficoltà anche per gli studenti pendolari, i quali hanno subito ritardi e poche presenza nelle varie scuole del circondario. La protesta dei cosiddetti forconi, partita dalla Sicilia ed estesa in buona parte d’Italia, ha indiubbiamente creato maggiori difficoltà nelle zone meno sviluppate del nostro paese, soprattutto al Sud. Nel nostro territorio la situazione è estremamente diffcile: licenziamentio al porto, questione migranti, disoccupazione ed adesso queste nuove proteste, non fanno altro che acuire lo “scontro” sociale.

redazione@approdonews.it