Dpcm, Spirlì, “Chiudere i territori e le attività produttive è un atto quasi crimimale”
Dic 04, 2020 - redazione
“Chiudere i territori e le attivita’ produttive come la ristorazione nelle tre giornate in cui la massima solidarieta’ e il senso di affratellamento trovano coronamento e decidere gia’ da oggi che in quei giorni non ci si debba spostare nemmeno di poco, lo trovo un atto quasi criminale”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì in merito al Dpcm presentato ieri dal premier Giuseppe Conte.
“Vuol dire – ha aggiunto Spirli’ – che vogliamo fare abbassare definitivamente le saracinesche ad attivita’ in grado in quei periodi di fare un po’ di cassa”.
Ed ancora Spirli’ “il Governo e’ tetragono a qualsiasi disponibilita’. Diventa inutile a questo punto continuare a far lavorare le Regioni, che sono il bastione sui territori, quando il Governo ha deciso in modo cosi’ ottuso. Un Natale cosi’ duro e difficile forse l’Italia non se lo merita. Pero’ e’ gia’ deciso e ci sembra quindi inutile pensare di poter avere con loro un confronto. Bisogna fare capire in tutti i modi che i territori, soprattutto i nostri, hanno delle esigenze che non sono solo quelle delle grandi citta’”.
Poi una stoccata a Gino Strada, “Di strada ne faccio tanta ogni giorno: 130 km andata e ritorno. Mi basta quello”. E sulla sua potenziale candidatura smentisce ogni voce, “Faccio il mio lavoro e poi torno a scrivere”.