Ogni qualvolta che si avvicina il periodo estivo, non c’è luogo in cui non si verificano furti di appartamento, così come a Taurianova l’altra notte con la villa di Nuccio Coco, svaligiata in piena notte e conseguente razzia di ciò che trovavano compresa l’automobile. Analoghi episodi sono accaduti anche in altri paesi della Piana di Gioia Tauro, nei comuni di Maropati, Feroleto della Chiesa e Anoia, così come ci viene segnalato da un abitante del luogo in una lunga missiva firmata e che denuncia una grave situazione di paura e di terrore per questi cialtroni criminali che fanno della loro delinquenza una professione. Nell’accorata lettera c’è scritto che, “Particolarmente colpite abitazioni in aree periferiche ove i “topi di appartamento” si sono introdotti approfittando della momentanea assenza dei proprietari magari allontanatisi per godere di un breve periodo di riposo trovando come “premio” al rientro questa gradita sorpresa. I cittadini dei territori interessati sono fortemente preoccupati per l’escalation dei furti e, al di la del danno economico patito, soprattutto, per i risvolti legati alla sicurezza nelle proprie abitazioni. Infatti, è comprensibile la paura di vedersi arrivare in caso una banda di delinquenti, che secondo voci di paese sembrerebbero essere elementi dell’est Europa che, dovranno in casa i proprietari creeranno le condizioni idonee a far degenerare il tutto. Sappiamo e viviamo tutti l’eterno dilemma cosa fare in questi casi reagire in modo più o meno adeguato a queste indegne violazioni del domicilio e della proprietà o subire eventuali violente aggressioni di questi delinquenti con possibili gravi conseguenze che hanno le sole colpe di stare nelle proprie abitazioni e di vivere in un territorio, fino ad oggi tranquillo e laborioso, oggi invece abbandonato dalle istituzioni? Infatti si registra una pressoché totale incapacità delle forza dell’ordine a fronteggiare questa nuova problematica che affligge un territorio fino ad oggi pacifico, sereno e laborioso”.
Purtroppo quando accadono simili cose spiacevoli si innesca un meccanismo di sfiducia verso le istituzioni preposte al controllo del territorio e il loro grido di dolore è su certi aspetti giustificabile, in quanto essere “violentati” nell’intimo della propria vita dentro la propria casa, è inaccettabile e dura da digerire. Continuano, come una sorta di grido di dolore alle forze dell’ordine ai quali chiedono aiuto. E asserendo, “Se la sicurezza di tali territorio cosi “colpevolmente” abbandonati a se stessi non è più possibile garantirla con i vecchi, superati ed antieconomici sistemi di controllo, legati alla militarizzazione del territorio, chi ha competenza potrebbe pensare ad un controllo basato su sistemi avanzati di controllo quali ad esempio alla video sorveglianza ad ampio raggio atto a monitorare in modo continuo il territorio come avvenuto per altre aree ad densità delinquenziale”. Ed ancora, “Nel frattempo i cittadini dei territori colpiti da questa ondata di delinquenza stanno meditando la costituzione di ronde territoriali con l’obiettivo fine di porre fine a questa indegna ed ingiusta aggressione che la nostra martoriata Calabria sta patendo (…), è auspicabile che tutta la popolazione assuma un atteggiamento di collaborazione segnalando alle autorità competenti ogni e qualsiasi evento che sia riconducibile a questi episodi delinquenziali”.
In merito alla questione denunciata abbiamo contattato il comandante della compagnia dei Carabinieri, il capitano Lombardo che ci ha assicurato la costante presenza dei militari in quelle zone colpite da questi atti delinquenziali, che stanno tenendo alta l’attenzione tant’è che già in questa settimana ci sarà un serrato presidio di controllo oltre al rafforzamento della stazione dei Carabinieri competente per quelle zone.
(GL)