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ESCLUSIVA. La lettera al nostro giornale di Michele Bonavota che replica a due collaboratori di giustizia, “Non faccio parte di nessuna consorteria criminale”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera del sig. Michele Bonavota al direttore di Approdo

Illustrissimo direttore,

sono Michele Bonavota nato il 27/02/1967 a Sant’Onofrio (VV), ivi residente in (…), attualmente sottoposto alla misura della libertà vigilata. Vi scrivo questa replica in riferimento ad alcuni dichiarazioni dai collaboratori di giustizia Fortuna Francesco e Barbieri Onofrio.

Il Fortuna afferma che per colpa mia non a potuto portare avanti una presunta truffa in Filadelfia (VV) perché gli avrei dato un assegno risultato rubato.

L’assegno in questione non era né rubato ne falso era andato fuori termine al protesto ricordo dopo 20 anni questo episodio perché non è nemmeno venuto lui a riferirmelo ma bensì il Barbieri Onofrio con una arroganza è prepotenza che non so come descriverla.

L’assegno in questione non era rubato ma era un assegno di 600 o di 800 euro che mi era stato dato in pagamento da un grossista di Lamezia Terme tutto ora esistente è brave persone che subito mi è stato pagato.

Fortuna sostiene che la truffa non la potuta portare avanti per questo assegno.

Non vedo il danno che gli abbia potuto causare un assegno di 600 800 euro pure che era rubato. Fortuna francesco è un mio cugino sua madre è figlia di un fratello di mia madre.

Lui asserisce falsamente che sono vicino al suo gruppo. Se intende il gruppo dei Bonavota io sono cugino anche dei Bonavota il padre dei Bonavota era figlio di un fratello di mio padre . non vedo tutta questa sua fantasia .se intende che per vicino che sono legato a clan si sbaglia perché io non sono legato a nessuno clan perché non dipendo da nessuno.

Ma lui queste cose le sa perché mi conosce. Il barbieri invece asserisce che lo accompagnato a mettere una bomba per conto di Rocco Anello cosa che non esiste perché io o frequentato il Barbieri solo nel carcere di Cosenza in occasione operazione Rinascita. Dice che ritiravo panettoni è dividevo il ricavato con mio cugino Domenico Bonavota cosa che non esiste perché mio cugino me li pagava quando li acquistava si tratta di 10 20 panettoni.  anzi era l’unico mio cugino che me li pagava con insistenza perché io ritiravo panettoni e colombe per regalarli.

Addirittura il Barbieri dice che sono rimpiazzato sicuramente mi avrebbe rimpiazzato lui è fortuna.

Di queste stupidate se li sanno loro due io non ne o mai saputo.

Non faccio parte di nessuna consorteria criminale.

Sono un libero cittadino è mi chiamo Bonavota Michele.

Cordiali saluti.