Ex Hub vaccinale di Rossano, si paventano falsificazioni dei lotti per coprire somministrazioni di vaccini scaduti

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Al comitato “Tutela per la libertà” stanno giungendo in questi giorni numerose segnalazioni da parte dei familiari di deceduti e da parte dei danneggiati, in particolare con ischemie, a seguito dell’inoculo del vaccino ModeRNA.
C’è poco tempo, bisogna affrettarsi per eventualmente richiedere l’indennizzo per i danni da vaccino. La legge 210/92 prevede un massimo di 3 anni dall’ inoculazione.
Dopo la coraggiosa denuncia di G.C., dal Comitato rilanciata attraverso un appello pubblico a verificare la convergenza del numero di lotto riportato sul proprio certificato vaccinale e sul registro dell’ASP e a verificare che la firma apposta sul consenso informato sia quella di un medico e non di un infermiere, prendiamo atto delle prime denunce verso il personale dell’hub vaccinale per artt. 610 c.p. (violenza privata) e art. 590 sexies (lesioni colpose).
Tutto ciò, in attesa dell’udienza fissata dal GIP il 17 giugno c.a., relativamente alla prima denuncia in Italia da parte del rossanese G.C., non archiviata, verso l’intera equipe vaccinale dell’ ex HUB di Rossano viale Luca De Rosis.
La prima denuncia è stata quella contro l’infermiera, che ha firmato a nome dell’équipe, di aver informato i vaccinati per le possibili reazioni avverse. L’ipotesi di reato è quella di falso ideologico.
Per la presunta falsificazione, invece, del numero di lotto con dolo, oltre alla volontà di coprire l’inoculo avvenuto da una fiala aperta prima delle 6 ore previste dalle istruzioni di conservazione di AIFA, si può finanche ipotizzare un sistema fraudolento in associazione a delinquere, legato al lucro sulle 25 euro di incentivo previste dal commissario alla salute Occhiuto per le prime dosi.
È importante che nella diffusione delle informazioni circa quanto già denunciato in modo circostanziato da G.C. siano coinvolti tutti i Comitati e le associazioni calabresi e nazionali che si occupano di sanità, in quanto casi analoghi potrebbero essere successi anche altrove; le famiglie di deceduti o danneggiati, dovrebbero affrettarsi per accertarsene, altrimenti rischiano di essere tagliati fuori da eventuali risarcimenti.
Numerose sono ad oggi le segnalazioni da parte dei familiari dei tanti deceduti e danneggiati rossanesi con ischemie occorse dopo poco tempo dall’ inoculazione del vaccino Moderna, così come diversi sono i casi di segnalazioni circa la non coincidenza tra i numeri dei lotti registrati e quelli presenti sui certificati vaccinali.  Non si può escludere la correlazione tra le ischemie e i vaccini scaduti, infatti, la stessa Aifa stabilisce che somministrare un vaccino scaduto potrebbe essere mortale.
Il Comitato “Tutela per la libertà” di Rossano sta raccogliendo le adesioni dei danneggiati e dei familiari delle persone decedute a causa dei vaccini per presentare un esposto al Procuratore Generale, al fine di far sequestrare il carico e scarico dei vari lotti vaccinali, per verificare la corretta procedura applicata dai medici vaccinatori e, vedere se siano stati inoculati vaccini scaduti, ovvero, somministrati dopo le canoniche 6 ore dall’apertura del flaconcino. 
In questi casi lo scudo penale non coprirebbe il personale sanitario dell’hub vaccinale. I medici rischiano di dover risarcire i danneggiati per i danni morali, inoltre, rischiano di vedersi addebitare il danno erariale e la restituzione degli incentivi illecitamente percepiti.
Intanto ad oggi questi medici continuano ad esercitare tranquillamente la loro professione. L’ordini dei medici ha sanzionato pesantemente con sospensioni o radiazioni solamente quei dottori che hanno conferito esenzioni, ovvero, che hanno prescritto analisi prevaccinali ai pazienti fragili, in altre parole, i medici che hanno applicato il principio di precauzione previsto dal codice deontologico come prima norma a cui attenersi (primum non nocere).
Tra le ipotesi di reato a carico dell’equipe vaccinale si possono individuare: la falsità in atti (previsti da 1 a 6 anni di reclusione), somministrazione di vaccini scaduti se inoculati dopo le canoniche 6 ore dall’apertura (da 6 mesi a 3 anni di reclusione), lesioni gravissime (da 7 a 12 anni), commercio e somministrazione illecita di vaccini guasti, truffa aggravata continuata, omicidio con dolo eventuale.  Dal presunto sistema fraudolento può essere ipotizzato il reato di associazione a delinquere (previsti da 7 a 12 anni di reclusione), oltre alla radiazione dall’albo.
La mancanza del consenso del paziente determina l’arbitrarietà del trattamento medico e, quindi, la sua rilevanza penale, in quanto, un trattamento compiuto in violazione della sfera personale del soggetto e del suo diritto di decidere in ordine al proprio corpo.
Fondamentale per TUTTI I VACCINATI (anche non danneggiati) sarebbe il sincerarsi che il consenso informato risulti firmato da medici, per come stabilito dalla legge 219/2017.
Qualora il consenso fosse stato firmato da personale non qualificato (infermieri) anche chi non avesse avuto reazioni avverse, potrebbe richiedere i danni morali. I medici che hanno operato correttamente dovrebbero chiarire la loro posizione pubblicamente.
Gravissimo e inqualificabile il silenzio della TV di Stato, specialmente Rai 3 Calabria, che tace su fatti così gravi.
Giorno 17 giugno si terrà l’udienza davanti al GIP di Castrovillari per la prima denuncia in Italia verso l’equipe vaccinale dell’ex hub di Rossano sito in viale Luca De Rosis e, saremo presenti in tanti davanti alla Procura, ci saranno tutti i Comitati e le associazioni calabresi, poliziotti danneggiati, ecc…  a gridare verità e giustizia.
IMPORTANTISSIMO Appello alla collettività!
Accertate le circostanze della vaccinazione (numero di lotto, carico e scarico dei lotti, firma del consenso informato) e in caso di irregolarità fate subito la richiesta di indennizzo allo Stato in base alla legge 210/92.  Ci sono solo tre anni di tempo dalla data dell’ inoculazione.
Si chieda presso l’ASL competente ( nel caso di quella di Rossano al palazzo di vetro dal Responsabile dott. Saccone) carico e scarico del proprio lotto vaccinale per verificare se inoculato dopo le canoniche 6 ore dall’apertura o successive alla prima dose, quindi, se scaduto, inoltre, la quantità di ml concentrato somministrato e la composizione dell’ equipe sanitaria presente nella giornata vaccinale anti covid relativamente al giorno della vostra inoculazione, presso il centro vaccinale di Rossano in viale Luca De Rosis.
Sto ricevendo segnalazioni di persone alle quali sarebbe stato negato l’accesso alle informazioni inerenti alla qualifica del personale che ha dispensato le informazioni  all’espressione del consenso .
Per qualsiasi necessità di chiarimenti su come muoversi, a Rossano è presente il Comitato “Tutela per la Libertà” con tel. 351 /4987717 0983/513249 oppure: movimentotutelacittadino@gmail.com
È in programma una manifestazione davanti l’ASL di Rossano per rivendicare il diritto alla trasparenza relativamente al fascicolo vaccinale di ciascuno di noi.

( fonte il coriglianese)