«Occorre fare piena luce sul sistema di frode nel settore oleario. Bene l’operazione
‘Mamma Mia’, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in collaborazione
con la Guardia di finanza». È il commento del deputato M5s membro della commissione
agricoltura Paolo Parentela, a seguito della notizia del blocco della commercializzazione
di olio contraffatto originato da un vasto sistema di frode tra Calabria e Puglia.
«L’olio extravergine d’oliva – aggiunge il parlamentare – rappresenta un settore
strategico in termini di fatturato e di manodopera impiegata. Le frodi agroalimentari
e i reati fiscali connessi sono spesso favoriti dalle importazioni di oro verde proveniente
all’estero e poi mescolato a quello nazionale. Per questo il M5S ribadisce la sua
netta contrarietà all’importazione senza dazi nell’unione e quindi anche in Italia
di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia per due anni,
votata dal Pd in commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo. Quota
che si somma alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione
Ue Tunisia».
«In questo contesto – conclude Parentela – sono doverosi i controlli condotti
dal ministero delle Politiche agricole e dalle forze dell’ordine. Tutelare le aziende
oneste e i consumatori è e deve continuare ad essere una priorità».