“Ecco la politica che portano avanti questi signori – dice Williams Verta,
ex coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia – fatta di mezze
frasi, diffide e chat di whatsapp. Nessun passaggio politico e, cosa più
importante, nessuna spiegazione in merito alle domande formulate da una
miriade di giovani tesserati. Ho letto finanche che io non mi sarei
espresso sulla vicenda di Cosenza: è assolutamente falso, ho rilasciato
un’intervista ad un noto quotidiano, che è uscita sia sull’edizione
cartacea dello stesso che su un giornale online, si trova facilmente. Visto
che qualcuno ha volutamente travisato le mie parole, ribadisco quello che
ho già affermato giorni addietro, ossia che non ho condiviso la scelta di
sfiduciare Occhiuto e che il suo operato è più che positivo in quasi cinque
anni di lavoro. Detto ciò non riesco a capire cosa avrei dovuto dire di più
eclatante! Al pari non riesco tuttavia a capire perché quando è caduto il
sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, persona valida e stimata, nessuno
ha detto nulla su quella vicenda. Oppure quando è uscito dal partito Fausto
Orsomarso, che è stato eletto consigliere regionale con noi, e che di
recente ha anche attaccato FI. Inoltre, non è stata convocata nessuna
riunione dai coordinatori provinciali Luigi De Rose e Giuseppe Graziano per
decidere una linea comune o per comunicare eventuali strategie future.
Solitamente si fa così nei partiti politici. Solo Graziano a dire il vero,
ha chiesto un incontro per parlare con noi giovani, ma, comunicata la sua
volontà a De Rose, quest’ultimo ha preferito azzerare le nomine piuttosto
che dar luogo ad un faccia a faccia. D’altro canto, non riesco a
comprendere di cosa stiano parlando, negli ultimi giorni, alcune persone,
con dei comunicati non di risposta, ma solo ed esclusivamente di elogio nei
confronti di Luigi De Rose, per giunta da altre province. Parlano di
congressi da fare eventualmente a novembre, di tesseramento e tante altre
belle parole che poi, nei fatti, vengono smentite puntualmente. Sarò
ripetitivo -continua Verta- ma gli unici che hanno provveduto al
tesseramento lo scorso anno, coinvolgendo anche gli over 35, siamo stati
noi del giovanile di Cosenza. Non ricordo difatti nessuno dei senior girare
per i comuni della provincia ad occuparsene. Mi sembra strano, poi, che un
dirigente come Vincenzo Trotta parli di scelte ben ponderate e di altro
ancora, proprio lui, lo possono confermare in tanti, che all’epoca in cui
venni nominato coordinatore provinciale da Luigi De Rose, mi fu indicato
come persona da inserire nel coordinamento con il ruolo di vice a tutti
costi, insieme a Nicola Aronne, per volere della coordinatrice regionale
Jole Santelli, o almeno così mi venne detto. Lui nel nostro gruppo c’era da
poche settimane, ma già si intravedeva un modo di fare in perfetto stile
‘arrampicatore sociale’. Ha sempre preferito stare dietro ai cosiddetti big
del partito, infatti in poco tempo è diventato responsabile della
comunicazione regionale, a discapito di chi nel partito c’era da anni e
anni, tipo, un nome a caso, Luigi Salsini, ottimo giornalista. Invece
Aronne, giusto per fare chiarezza, ha sempre lavorato per il movimento ed
era pronto con una lista di partito alle elezioni comunali di
Castrovillari, dove invece è stato boicottato e per giunta estromesso dal
partito per volere di De Rose: solo perché voleva spiegazioni su alcuni
meccanismi. Anche allora tutti zitti. Solo io, in riunione, affermai che
ero contrario a quel provvedimento e che in parte davo ragione al
coordinamento giovani di Castrovillari. Ci sono i verbali che possono
testimoniarlo e di ciò ho avvertito anche il nazionale. Per quanto riguarda
il documento che abbiamo presentato il 25/11/2015 all’On. Annagrazia
Calabria e inoltrato ai massimi dirigenti calabresi, dove chiedevamo
delucidazioni su alcune azioni poco chiare intraprese dal nazionale, il
documento è stato approvato dal 90% dei tesserati. Mi avevano però avvisato
che se presentavo il documento sarei stato tolto da coordinatore, l’abbiamo
presentato lo stesso, quindi anche allora avevo interessi personali su
quella vicenda? Si, hanno fatto pure girare la voce che volevo un incarico
al nazionale, per evitare di dare risposte concrete anche in quel caso. Ad
Antonio Alessio voglio suggerire invece -conclude Williams Verta- di farsi
un bagno di umiltà, perché quando è stato eletto Senatore Accademico,
presso l’Università della Calabria, è stato aiutato da diversi gruppi,
anche dall’allora gruppo della Giovane Italia, inoltre quando si è
candidato a San Giovanni in Fiore, a differenza di altri, gli sono sempre
stato vicino. Dal suo articolo traspare il messaggio che lui ci ha messo la
faccia mentre negli anni passati un intero gruppo è rimasto a guardare.
Vorrei ricordargli che il coordinamento provinciale ha partecipato a tutte
le campagne elettorali: europee, nazionali, regionali, provinciali,
comunali e universitarie, seguendo sempre e solo una linea, quella di
votare i candidati e il simbolo di Forza Italia. Sfido chiunque a dire il
contrario. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: un partito giovanile
radicato, riunioni costanti a differenza dei senior, progetti realizzati,
convegni, iniziative di solidarietà, un sacco di partecipazioni a scuole di
formazione e manifestazioni nazionali. Forse con me i ragazzi erano
abituati troppo bene, però di questo ne vado fiero, infatti nella mia
provincia di competenza, ancora oggi, il gruppo è compatto e unito, la
netta maggioranza. Dopo l’azzeramento solo poche persone si sono comportate
come se nulla fosse accaduto alimentando polemiche sterili, nella speranza,
forse, di subentrare nel nuovo coordinamento. Detto questo auspico che chi
di dovere faccia chiarezza sull’intera vicenda, che ci diano risposte
concrete e che applichino il pensiero di Marcello Fiori, responsabile
nazionale degli Enti Locali di FI, uscito di recente sulla stampa, il quale
ricordava alla Santelli come non servano i cartellini rossi”.