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Gay, la Corte Europea condanna l’Italia

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“Il dispositivo della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che condanna l’Italia per non adempiere ai diritti degli omosessuali, apre senza dubbio un capitolo sensibile in tema di adozioni e su questo non c’è Corte che tenga, sarà battaglia a tutto campo”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che si dice: “Sconcertato dalla leggerezza di sentenze, che salvaguardano i gay ma non tengono conto delle esigenze dei più piccoli”.

“Nessuno si permetta di dire che le adozioni gay siano uguali a quelle etero – incalza Marziale – perché esiste al mondo una sola verifica ed è sociologica, operata dall’Università di Austin (USA) dalla quale emerge che i figli cresciuti in ambito gay sono più esposti a rischi psichici e sociali, come maggiore propensione al suicidio e incapacità di inserirsi nel circuito della socializzazione. Non esiste alcun altro riscontro obiettivo che possa sostenere il contrario”.

“Per fortuna – conclude il sociologo – una sentenza della Corte non è il dogma ed è confutabile. Lotteremo perché ogni minore possa godere di un padre e di una madre, secondo le disposizioni del diritto naturale, e non staremo supini ad inseguire le mode e le tendenze. Gli egoismi adulti non possono e non devono prendere il sopravvento sui diritti dei più piccoli”.