“Gestione Sorical: siamo sempre alle solite”


Giorno 30 ottobre u.s., su nostra ripetuta sollecitazione verso l’Azienda e Confindustria, dopo più di un anno dall’ultimo incontro con le OO.SS si è svolta finalmente una riunione al fine di fare il punto sulla delicata e precaria situazione liquidatoria e di prospettiva che sta caratterizzando la Sorical ormai da oltre sei anni. La riunione ha mantenuto per buona parte un profilo chiarificatore con l’intento, almeno da parte della Filctem Cgil, di avviare un percorso costruttivo e di confronto reale che tracciasse le azioni per l’uscita dalla liquidazione di Sorical e per affrontare tutte le questioni irrisolte dei lavoratori in seno all’Azienda. Nel confronto, abbiamo ribadito e denunciato per come abbiamo fatto almeno negli ultimi 4 anni, l’assenza di qualsivoglia strumento aziendale e gestionale; a titolo semplificativo ma non esaustivo, abbiamo rappresento le mancanze minime ma essenziali da affrontare con estrema urgenza quali:
• Organigramma (chi fa cosa);
• Funzionigramma (come fare le cose);
• Norme minime sulla Sicurezza sugli impianti e carichi di lavoro (la salvaguardia della vita umana);
• Schema quadro reperibilità tecnica-operativa (il presidio e continuità del servizio);
• Schema turni su Dighe ed impianti di potabilizzazione (la sicurezza della quantità e qualità della risorsa);
• Mancata applicazione del CCNL (strumento regolatorio del rapporto lavoratore/azienda);
• Protocollo sulle relazioni industriali (campo di gioco e regole di confronto con OO.SS e RSU);
• Accordo quadro per riconoscimento premio di risultato/produzione;

Per tali motivi abbiamo chiesto di avviare una fase serrata di incontri con l’obiettivo di affrontare le problematiche in un’ottica di responsabilità e concretezza, invitando la Direzione ad andare oltre gli annunci e, a NON continuare ad andare avanti nella becera 2

logica delle piccole toppe organizzative dal sapore poco manageriale ma verosimilmente clientelare, utilizzando noi l’espressione perentoria “SI RIPARTE A BOCCE FERME”.
Su questa nostra affermazione, Incarnato ha garantito che non ci sarebbero stati atti organizzativi rilevanti se non prima del prossimo incontro.
…Il lupo perde il pelo ma non il vizio!

Infatti, poche ore dopo il solenne impegno dell’On Incarnato, viene estesa una nuova nomina, indovinate a favore di chi? Dell’ennesimo componente RSU/RLS – naturalmente non Filctem- al quale è stato proposto verosimilmente il ruolo importante di Datore di lavoro per la sicurezza, – tutto normale parrebbe- tranne il fatto che, il lavoratore, sebbene pensiamo (lo speriamo) abbia tutti i titoli per affrontare al meglio questo nuovo e delicato incarico, qualche mese fa insieme alle altre RLS ha denunciato l’azienda proprio per gravi carenze sul tema sicurezza. Sconcertante!

Lungi da noi condannare il lavoratore a cui va sempre garantito il diritto alla crescita professionale, ma è sconcertante per l’Azienda che ha inteso proporre un così vile atto di chiaro stampo anestetizzante e di indebolimento della figura importantissima del responsabile dei lavoratori per la sicurezza. Quello rappresentato è solo l’ultimo atto portato avanti dalla Direzione negli ultimi anni. Come non ricordare che, (al netto dei componenti Rsu Filctem) anche altri componenti RSU sono stati interessati in coincidenza di nomine importanti , sebbene pensiamo (lo speriamo) per merito, a rivestire cariche apicali e a vedersi riconosciuti avanzamenti di categorie e ad personam. (capi compartimento, capi zona, riconoscimenti di categoria, trasferimenti ad doc, nomine di datore di lavoro etc etc )

Pertanto, siamo costretti a condannare ancora una volta e con forza le iniziative di piccolo cabotaggio messe in piedi dalla Direzione aziendale al fine, secondo noi, di insabbiare il ruolo importantissimo del sindacato e delle sue rappresentanze elette democraticamente dai lavoratori evitando, di fatto, di affrontate i veri problemi che stanno alla base della cattiva gestione di Sorical, riconducibili ad una evidente incapacità della parte pubblica di dare una prospettiva stabile e di futuro all’Azienda che, tradotto, significa quali azioni per ristabilire l’equilibrio economico-finanziario per l’uscita dalla fase di liquidazione e come si intende rendere Sorical architrave per il futuro SII in Calabria. Purtroppo, allo stato, non si intravede nulla di nuovo e di buono, la navigazione è a vista con il rischio che l’inadeguatezza manageriale in campo oggi ci fa correre il serio rischio 3

di andare a sbattere sugli scogli con l’irreparabile danno che ricadrà esclusivamente sui lavoratori e sul servizio. Altresì, crediamo sia opportuno dire BASTA a questo stato di cose, dire BASTA alle piccole manovre che imbavagliano il dissenso e per non disturbare il MANOVRATORE, dire BASTA a questa gestione fallimentare, dire BASTA a questa cappa asfissiante di rassegnazione che vuole la gestione pubblica una gestione malsana, dire BASTA al mancato riconoscimento del ruolo del Sindacato, dire basta alla mancata applicazione delle più elementari norme contrattuali e della sicurezza e per dire BASTA alle solite becere modalità che negano “LO STATO DI DIRITTO IN SORICAL”.

Pertanto, al fine di tutelare il ruolo fondamentale del Sindacato in tutte le sue accezioni e per sollecitare interventi concreti per Sorical, valuteremo ogni forma di contrasto a questo modo prepotente di gestire la cosa pubblica, valutando, da subito, l’opportunità di uscire dall’attuale composizione della RSU al fine di tutelare bene e meglio i nostri delegati e successivamente invitando i lavoratori tutti e le forze sane della Sorical a prendere le distanze da questo modo di condurre la gestione e proponendo azioni forti e di mobilitazione al fine di ripristinare lo stato di diritto e per garantire il futuro lavorativo ai 255 padri e madri di famiglia e di tutto l’indotto che credono ancora nell’azione di rappresentanza del sindacato quale strumento di tutela e di garanzia delle fasce più deboli.

Infine, per queste importanti ragioni la Filctem Cgil in qualità di soggetto di rappresentanza non abbandonerà per nessun motivo l’esercizio della rivendicazione e della denuncia sindacale, anche estrema, con l’obiettivo di affermare il diritto Costituzionale ad avare un lavoro dignitoso, libero e sicuro e per sconfiggere architetture e gestioni medioevali.

Filctem Cgil Territoriale Calabria