di Caterina Sorbara
Qualche giorno fa, il sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà, dalla sua pagina Facebook, ha lanciato un’interessante proposta, ovvero: “Istituire un contributo di soggiorno per chi pernotta a Gioia Tauro. Solo così ci sarà la possibilità di far conoscere le bellezze storiche e culturali dell’antica Metauros e dare impulso alla nostra economia”. Proposta che è stata subito apprezzata da Antonino Marcianò, presidente regionale di Confesercenti. Marcianò, infatti, attraverso una nota stampa ha dichiarato: “Crediamo che l’idea del primo cittadino di Gioia Tauro meriti disponibilità al confronto, soprattutto se lo scopo è quello di attirare nuovi flussi di turisti e far conoscere le bellezze storiche e culturali dell’antica Metauros e dare impulso alla nostra economia” Continuando nella nota, Marcianò sottolinea, inoltre, l’importanza di rafforzare i collegamenti aerei, ferroviari e autostradali tra la Calabria e il resto dell’Italia, in primis l’alta velocità con fermata a Gioia Tauro ed un porto turistico a Scilla. Una felice intuizione quella del sindaco di Gioia Tauro perché davvero il turismo potrebbe essere volano di sviluppo e ricchezza della nostra terra. Se poi assieme al turismo si valorizzasse l’agricoltura e l’artigianato, allora davvero la Calabria potrebbe finalmente risorgere. La nostra terra non ha bisogno di mostri, ha solo bisogno che i suoi uomini credano e puntino sulle sue peculiarità. Tutto il resto verrà da sé.