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Gioia, la CRI celebra la giornata della Nonviolenza

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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Una domenica all’insegna dell’impegno sociale nella diffusione dei valori di pace, fratellanza, solidarietà quella appena trascorsa, che ha visto protagonisti principalmente i giovani e tutti i volontari del Comitato della Croce Rossa di Gioia Tauro, scesi in piazza dell’ “Incontro”, nel cuore del centro città, per l’iniziativa dal titolo “Il sentiero della nonviolenza: immagini-storie-confronti”.

“La nonviolenza – ha sottolineato la presidente, Maria Giovanna Ursida parafrasando le parole di Peppe Sini, responsabile del Centro ricerca pace e diritti umani – non è affatto una mera astensione dal commettere violenze ma molto di più: è la lotta concreta e coerente, nitida e intransigente contro tutte le violenze. La nonviolenza è l’attuazione del principio che fonda la civiltà umana; la responsabilità, l’impegno per il bene comune; il fermo ristare nella coscienza che il primo diritto è il diritto alla vita, e quindi il primo dovere è il dovere di rispettare, sostenere, salvare le vite”. Il Comitato CRI di Gioia ha dunque trascorso la giornata a parlare con i cittadini, adolescenti, genitori, persone più anziane affrontando questa e altre significative tematiche.

I volontari sono stati infatti chiamati in prima persona a farsi promotori e diffusori della cultura della nonviolenza, “il che significa, in primo luogo – ha spiegato Ursida – avere un atteggiamento attivo e aperto verso l’altro”. La Giornata internazionale della nonviolenza, promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 giugno 2007, viene celebrata da quell’anno il 2 ottobre, giorno della nascita del Mahatma Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia e la libertà. Concepita come strumento collettivo di liberazione e metodo di lotta alternativo alla guerra, la cultura della nonviolenza si dissocia da violenza fisica, verbale, economica, politica, discriminatoria, religiosa e psicologica. Riconosce l’umanità di tutti gli esseri e ne rispetta il valore. In questo senso, è lotta per l’affermazione dei Diritti e della dignità dell’uomo e per il cambiamento. In linea con i principi e i valori del movimento, il Comitato CRI di Gioia Tauro porta avanti, perciò, delle attività specifiche in tema di violenza di genere, per la riduzione e il contrasto al fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. “Nonviolenza non significa soltanto assenza di violenza, quanto comprensione e ascolto – ha concluso la presidente CRI – l’obiettivo è di divulgarne il messaggio anche attraverso l’informazione e la consapevolezza pubblica”. Ursida, il direttivo e i volontari hanno voluto infine ringraziare l’Amministrazione, guidata dal sindaco Pedà; i ragazzi del servizio civile del Comune di Oppido Mamertina, per le opere “Stampe fotografiche” messe a disposizione della Croce Rossa e i Comitati di Taurianova e Monasterace.