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Gioia, scontro tra Alessio ed ex Commissario Pulvirenti

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Sono costretto ad intervenire a tutela della mia persona e della verità. Devo, purtroppo, constatare che Pulvirenti non solo non ha prodotto atti utili per la Città, ma è anche un bugiardo sul contenuto della nostra conversazione telefonica terminata con le sue scuse per avermi importunato durante il mio orario di lavoro. “La sfido, se ha coraggio, di ripetere le sue dichiarazioni in mia presenza e davanti ai giornalisti in modo che io possa ribattere punto su punto alle sue accuse infondate”. Questa, in sintesi, è la sfida che Pulvirenti mi ha lanciato telefonicamente e da me subito accolta senza mezzi termini o giri di parole. Sto ancora aspettando che decida l’ora e il luogo della conferenza stampa in contraddittorio e che sia lui a gestire i modi e le forme di partecipazione.
Quindi se il Pulvirenti ha ragioni da fare valere venga al confronto pubblico con il sottoscritto e confrontiamoci apertamente. Potrà far venire anche il dott. Fichera che con lui ha condiviso la responsabilità della Amministrazione commissariale.

“In questi quasi cinque mesi di gestione commissariale non ho visto nessun segnale di inversione di tendenza o di discontinuità con il passato.” Questa è stata la replica alle lagnanze del Commissario nei miei confronti: forse da me si aspettava un omaggio, magari servile. Ognuno, quindi, si assuma le proprie responsabilità di fronte alla città, così come io mi sono sempre assunto le mie, in prima persona, mettendoci faccia! Io ho espresso la mia opinione, ho esercitato il mio diritto di critica politica anche nelle vesti di cittadino contribuente onesto che con i propri tributi ha concorso al pagamento dello stipendio di Pulvirenti nelle vesti di amministratore della Città di Gioia Tauro.

Riconfermo il mio giudizio politico negativo e cioè che la gestione commissariale, di cui ha fatto parte Pulvirenti, è stata, a mio avviso, la peggiore tra le gestioni commissariali ordinarie o straordinarie che la Città abbia mai conosciuto. Pulvirenti, dopo cinque mesi, non ha ancora capito che lui ha fatto parte di una gestione commissariale ordinaria perché è stato chiamato ad amministrare un comune non sciolto per mafia ma bensì a seguito dell’approvazione di una mozione di sfiducia al sindaco, da me liberamente sottoscritta assieme ad altri otto consiglieri di maggioranza e di minoranza, e approvata a maggioranza dal Consiglio comunale. Tutto nella massima trasparenza!

Se avesse letto quella mozione di sfiducia, forse, si sarebbe meglio reso conto sulle cose da fare. Nessuno ha mai accusato la Commissione prefettizia di aver creato il disastro e il guasto profondo in cui versa il Comune: E’ risaputo che l’Ente si trova da circa otto anni sull’orlo della dichiarazione di dissesto. Ho sempre accusato, nella competente sede politica e sociale, il malgoverno della classe politica che ha governato l’Ente, portandolo al disastro. Su questo punto mi auguro che la Corte dei Conti apra una inchiesta e individui le responsabilità amministrative e che, a sua volta, la magistratura faccia la sua parte e individui le responsabilità penali di quanti per azioni od omissioni hanno consentito che si arrivasse all’attuale situazione.

Nessuno di noi, nell’attuale situazione di disastro in cui versa l’Ente si aspettava che la commissione prefettizia potesse fare miracoli, ma tutti ci saremmo aspettati il massimo impegno per tentare di affrontare e risolvere i problemi in essere anche con l’aiuto della Prefettura atteso che l’attuale Prefetto ha dimostrato di avere grande sensibilità sulle problematiche del territorio mettendoci la propria faccia. Proprio in questi ultimi giorni c’è stata l’iniziativa del Prefetto con la protezione Civile regionale sull’emergenza igienico sanitaria in cui versa la Città, dandoci così una lezione di costruttiva operatività. Allora io mi chiedo: Come mai il bilancio consuntivo 2016 non è stato ancora approvato? Ci può rendere edotti Pulvirenti sulle cose fatte in questi cinque mesi di gestione commissariale? Ci può dare i dati statistici della sua presenza e di quella di Fichera al comune di Gioia Tauro? Si è fatto in questi mesi una idea precisa sull’ammontare del debito pubblico? Oppure pensava di essere stato chiamato a villeggiare proprio in uno dei più difficili, articolati e complessi comuni calabresi?

Sui mancati pagamenti degli stipendi comunali per i lavoratori contrattualizzati la delibera con i poteri della giunta per rendere impignorabili le somme destinate ai dipendenti è stata fatta? E se non è stata fatta è forse questo un esempio concreto di sana amministrazione? Visto che si ritiene anche di poterci darci lezioni di antimafia ci spieghi perché il Comune, sotto la sua gestione, non si è costituito parte civile nel processo “Cumbertazione”? Mi potrebbe obiettare che il Magistrato non ha individuato il Comune quale “parte offesa” – da me criticabile perché ritengo inspiegabile la scelta fatta in tal senso dal magistrato inquirente, ma ciò non avrebbe potuto, comunque, impedire ad un uomo delle Istituzioni di presentare all’udienza la richiesta di costituzione di parte civile da parte del Comune che poteva essere accolta o respinta da quel Giudice. Su questo terreno dell’antimafia l’amministrazione da me guidata e conclusasi nel maggio del 2001, non ha prodotto parole al vento, ma atti istituzionali concreti e incontrovertibili! Quindi di cosa stiamo parlando?

Aldo Alessio