Nuovo colpo di scena nella vicenda della Iam e del sequestro della “quarta linea” che riguarda il depuratore di Gioia Tauro. Proprio questa linea, la quarta, appunto, era stata sequestrata dalla procura di Palmi qualche settimana fa. Tale provvedimento, ossia il dissequestro, è però legato a delle precise prescrizioni che dispongono un numero di controlli superiore a quello previsto dalle leggi ambientali.
La notizia del dissequestro è arrivata stamattina dall’amministratore delegato della Iam Domenico Mallamaci, il quale ha convocato una conferenza stampa a Palmi, affiancato dagli avvocati Elisabetta Saffioti, esperta in materia ambientale e Andrea Alvaro, che sta seguendo per la Iam tutta la vicenda relativa al sequestro della quarta linea.
«È fondamentale – ha spiegato Mallamaci – tranquillizzare la popolazione. Abbiamo scelto in questo periodo di tenere un profilo basso per il rispetto dovuto alla magistratura, ma siamo convinti che nei prossimi mesi verrà fuori un dato confortante per la società e di grande tranquillità per la popolazione di Gioia Tauro».
Ad essere messe in discussione sono l modalità con cui sono stati effettuati i campionamenti e le indagini che hanno poi portato al sequestro. Secondo la Iam, il laboratorio ambientale mobile non avrebbe utilizzato metodiche e strumenti a norma come previsto da leggi e protocolli.
«Accettiamo con grande serenità il dato che la polizia giudiziaria ha portato alla Procura della Repubblica – ha sottolineato – ma siamo convinti di poter dimostrare l’esatto contrario. Negli ultimi 7 anni siamo stati additati in molte occasioni e abbiamo sempre dimostrato che non c’era attinenza con le accuse.
La Iam ha sempre superato tutti i controlli previsti, gli ultimi dell’Arpacal sono stati effettuati a giugno e ad ottobre. Dimostreremo ancora una volta di aver lavorato secondo le regole. In ogni caso, qualora dovesse emergere una qualsiasi responsabilità della Iam, ho già avvertito il sindaco Pedà, che mi dimetterò».
Alvaro ha specificato di aver «contestato dal punto di vista scientifico il metodo di campionamento e di indagine. Per evitare ricadute ambientali e produttive è stato disposto il dissequestro con delle precise prescrizioni. I controlli sono stati intensificati e per la Iam parleranno i dati.
La Saffioti ha dichiarato invece che la Iam non ha mai avuto contestazioni e che l’azienda «si attiene scrupolosamente alle prescrizioni. Nel caso in cui vi fossero state anomalie sarebbero emerse durante i precedenti controlli».