Di Maria Teresa Bagala’
E’ finalmente ripreso a Gioia Tauro il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Il mancato espletamento della prestazione, infatti, bloccata da mercoledì, era stato causato dal blocco dei mezzi preposti alla raccolta da parte della ditta “La Fenice servizi ambientali “di Nicotera. L’azienda sarebbe ricorsa a questa misura estrema a causa del mancato pagamento, da parte del comune, del canone di noleggio degli automezzi utilizzati per effettuare il servizio. Un debito contratto che ammonterebbe a circa centomila euro.
E’ stata la stessa azienda proprietaria dei veicoli che, esasperata per il fatto di non aver ricevuto per diversi mesi il corrispettivo pattuito per il nolo, dopo alcuni solleciti, ha deciso di ricorrere al gesto estremo di bloccare i motori dei mezzi, attraverso sistema satellitare, direttamente dalla sua centrale operativa. Un modo innovativo per protestare, che ha determinato che gli autoveicoli rimanessero fermi all’interno dell’autoparco comunale.
Una situazione veramente spiacevole che va a ripercuotersi immancabilmente sulle precarie condizioni di tipo igienico – sanitario in cui versa la città già da diverso tempo e che non fa altro che accrescere il malcontento tra la popolazione residente che, per via della situazione creatasi, si ritrova gli ingressi delle abitazioni pieni di mastelli e sacchi di spazzatura a causa del mancato ritiro della stessa.
Tuttavia il comune si è attivato subito per cercare di superare questo stato di emergenza ed infatti, durante un incontro indetto con urgenza tra i due commissari straordinari dell’ente e l’azienda, si è riusciti a trovare un accordo che ha fatto sì che questa decidesse di togliere il blocco ai mezzi e quindi ripartisse il servizio.
Un episodio questo accaduto che richiama alla mente il “maxi emendamento” presentato nella scorsa primavera dall’allora Presidente del Consiglio Comunale Domenico Cento e dall’allora Consigliere Domenico Savastano all’ex sindaco Renato Bellofiore il quale aveva tra i suoi punti proprio quello di sospendere il noleggio dei mezzi per effettuare la raccolta porta a porta, proponendo invece di acquistarli.