1.500 sfollati tra Liguria e Piemonte
redazione | Il 05, Nov 2011
Nelle ultime 24 ore è dell’Alessandrino, con 320 mm, il record di pioggia nelle ultime 24 in Piemonte, dove la media è stata di 100. E’ allerta per la piena dei fiumi
1.500 sfollati tra Liguria e Piemonte
Nelle ultime 24 ore è dell’Alessandrino, con 320 mm, il record di pioggia nelle ultime 24 in Piemonte, dove la media è stata di 100. E’ allerta per la piena dei fiumi
(ANSA) 1.500 SFOLLATI TRA LIGURIA E PIEMONTE – Sono circa 1.500 gli sfollati in Liguria e Piemonte a causa del maltempo. Sono i dati raccolti dalla Protezione civile attraverso le Prefetture delle province interessate dall’emergenza. Il numero maggiore di evacuati resta quello della provincia di La Spezia, dove sono circa 1.300 persone, la maggior parte delle quali però sono state allontanate dalle proprie abitazioni la scorsa settimana.
IN 24 ORE 100 MM PIOGGIA, 320 NELL’ALESSANDRINO – Nelle ultime 24 ore è dell’Alessandrino, con 320 mm, il record di pioggia nelle ultime 24 in Piemonte, dove la media è stata di 100. Per il momento l’unica situazione critica per il maltempo si è avuta, tra la scorsa notte e la mattinata, nell’alessandrino. E ci sono alcuni elementi che inducono un cauto ottimismo: uno di questi è lo spostamento della perturbazione da est verso ovest, quindi da valle verso i monti, direzione che contribuisce a non rendere eccessiva la piena dei fiumi. L’altro fattore che potrebbe mitigare gli effetti rispetto ai timori della vigilia è la lunga siccità che ha preceduto le piogge, interrotta da poche precipitazioni che tuttavia hanno ammorbidito il terreno: i livelli dei corsi d’acqua erano molto più bassi rispetto alla media autunnale. Ed erano poco piene anche le dighe di montagna. E’ questo il quadro fatto dai vertici della Protezione Civile al governatore del Piemonte Roberto Cota che oggi pomeriggio è stato a lungo nella sala operativa regionale, a Torino.
PIOGGIA E FORTE VENTO, STRADE ALLAGATE IN SARDEGNA – Come annunciato dalle previsioni, la pioggia battente è arrivata anche in Sardegna dove si registrano acquazzoni un po’ ovunque, accompagnati dal forte vento di scirocco, che stanno creando disagi e soprattutto timore nelle zone colpite dalle alluvioni di tre anni fa, in Ogliastra, nel Sarrabus e a Capoterra, vicino a Cagliari, dove nell’ottobre del 2008 morirono quattro persone. Dal primo pomeriggio su Cagliari si è abbattuto un violento acquazzone. Piove ininterrottamente anche nelle altre province sarde e cominciano i primi interventi di Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile per strade e scantinati allagati. Colpite in particolare Assemini e Villasor, nel Cagliaritano, dove sono a lavoro diverse squadre dei Vigili del Fuoco. La Protezione civile della Sardegna stamani aveva diramato un’allerta meteo per rischio idrogeologico nelle prossime 24-36 ore, invitando la popolazione a seguire alcune precauzioni al fine di evitare pericoli e danni: in particolare di non mettersi in viaggio sino al rientro dell’allarme. Si consiglia, inoltre, di trascorrere il fine settimana in casa o in luoghi protetti e di non stazionare in scantinati o seminterrati.
VALLE D’AOSTA: VERTICE PROTEZIONE CIVILE AD AOSTA – In vista di una intensificazione delle piogge nelle prossime ore nel settore sud-orientale della Valle d’Aosta, il presidente della Regione Augusto Rollandin ha riunito nel pomeriggio un vertice del sistema di protezione civile. “La situazione in atto – ha spiegato Rollandin – al momento, non porta a rilevare particolari criticità sul territorio valdostano. Informazioni corrette e coordinamento delle varie strutture operative sono alla base di un buon funzionamento del sistema di protezione e tutela del territorio e della popolazione”. I corsi d’acqua – secondo quanto è emerso nella riunione – al momento presentano tutti i valori al di sotto dei livelli di attenzione, con innalzamenti minimi sulla Dora Baltea e innalzamenti più significativi sul torrente Lys, nella valle di Gressoney. Limitati i dissesti fino ad ora segnalati.
SUD FRANCIA, ALLERTA ESTESA A ZONE CONFINE ITALIA – Lo stato di allerta per il maltempo nel sud della Francia è stato esteso anche ai dipartimenti al confine con l’Italia, le Alpi Marittime, in cui si trova la Costa Azzurra, e le Alpi di Alta Provenza. Diventano così 16 i dipartimenti interessati dall’allarme, tutti quelli della fascia costiera sud-est del Paese, da Nizza a Narbonne, e alcuni dell’interno, dove spaventano in particolare le piene dei fiumi (Herault, Aveyron e Lozere). Allerta piena anche per il Rodano nella zona di Arles, nel cuore della Provenza, gonfiato dalle forti piogge che proseguiranno per tutto il weekend. Le autorità, secondo quanto riferiscono i media locali, non escluderebbero la possibilità di evacuare parte della popolazione dalle zone più a rischio.
Le intense precipitazioni sul Piemonte hanno provocato fenomeni di piena di elevata criticità sui fiumi Bormida, Orba, Scrivia e nell’area alessandrina nella zona di confluenza tra Bormida e Tanaro. Lo rileva l’ultimo aggiornamento dell’Aipo, l’Agenzia interregionale per il Po. I livelli lungo Bormida e Orba hanno poi cominciato a decrescere, ma “le previsioni meteo per le prossime 24 ore su tutto il territorio piemontese sono impegnative e se risultassero confermate determineranno ulteriori fenomeni di piena sui fiumi piemontesi”.
Il Centro Funzionale piemontese ha emesso livelli di criticità superiori a ‘2’ per la maggior parte del territorio. Per quanto riguarda l’asta principale del fiume Po, i fenomeni di piena in atto e gli apporti degli affluenti piemontesi previsti potrebbero portare nelle prossime 24/36 ore – presumibilmente a partire dalla notte tra domenica e lunedì – al formarsi di un’onda di piena che, afferma l’Aipo, potrà raggiungere agli idrometri piemontesi di Carignano, S.Sebastiano, Crescentino, Isola S.Antonio anche livelli di elevata criticità. In particolare, verrà seguito “con molta attenzione” il tratto del Po compreso tra la confluenza della Dora Riparia e la confluenza con il Tanaro e le zone di confluenza della Dora Baltea e del Sesia.
Aipo ha già attivato la sala Servizio di Piena centrale, a Parma, e tutte le sue strutture territoriali. Nicola Dell’Acqua, del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha coordinato questa mattina a Parma una riunione operativa per avviare l’attività dell’Unità di comando e controllo di bacino in vista della possibile piena sul Po.