Arena rompe il silenzio: «Lo scioglimento una ingiusta criminalizzazione della comunità»
redazione | Il 10, Ott 2012
Domani conferenza stampa. Cicchitto: “Perchè non sono stati sciolti i Comuni di sinistra? C’è stato un occhio di riguardo?”
Demetrio Arena rompe il silenzio: «Lo scioglimento una ingiusta criminalizzazione della comunità»
Cicchitto: “Perchè non sono stati sciolti i Comuni di sinistra? C’è stato un occhio di riguardo?”
REGGIO CALABRIA – «Il provvedimento adottato dal Governo determina un’ingiusta criminalizzazione dell’intera comunità reggina, che ha espresso liberamente solo 17 mesi fa sindaco e Consiglio comunale». Lo afferma il sindaco di Reggio, Demetrio Arena, sullo scioglimento. «Ho sempre avuto, e lo ribadisco, fiducia nelle Istituzioni, in quanto tali, nella consapevolezza che la loro delegittimazione abbia nel tempo creato malessere sociale e, conseguentemente, l’attuale condizioni di crisi in cui versa la politica. Tuttavia personalmente esprimo stupore e sconcerto per quanto emerso dalla conferenza stampa del Ministro Cancellieri». «Il provvedimento, di carattere ‘preventivo’ e ‘non sanzionatorio’ – ha proseguito Arena – presuppone che l’Amministrazione ‘abbia posto in essere alcune azioni che potrebbero portare a contiguità con alcuni ambienti della criminalità organizzata’. Emerge inoltre che Consiglio, Amministrazione e Sindaco, non abbiano, nel contempo, posto in essere efficaci attività preventive nei confronti della stessa». «Mi lascia perplesso – ha detto ancora il sindaco – la circostanza che tutto ciò si sarebbe configurato nell’arco temporale dei primi sei mesi di attività presi in considerazione dalla Commissione d’accesso. Nel merito si contesta quindi al Sindaco, all’Amministrazione e al Consiglio comunale di non essere riusciti a contrastare efficacemente un cancro che attanaglia da secoli il Meridione e che si è esteso ormai a tutto il territorio Nazionale». L’ormai ex sindaco ha anche aggiunto di condividere «la sensazione, emersa dai primi commenti a caldo, che si prefigurano tempi duri per la città, soprattutto in relazione alle più recenti esperienze di commissariamento. Prendo comunque atto – aggiunge – del fatto che il Governo abbia assunto impegni precisi nei confronti di Reggio».
”Mi riservo di esprimere il mio pensiero in maniera serena e ponderata sulla documentazione prodotta dalla Commissione d’accesso e sulla proposta avanzata dal Ministro dell’interno al Consiglio dei Ministri – ha concluso Arena -. Affiderò domani ad una conferenza stampa una prima analisi sulla scorta degli elementi ad oggi conosciuti”.
(ANSA) – REGGIO CALABRIA – E’ ancora chiuso nel silenzio Demetrio Arena, sindaco del Comune di Reggio Calabria, sciolto ieri dal Consiglio dei Ministri per contiguità mafiose. Il primo cittadino, stamane, è rimasto a casa senza neanche passare dal Comune, e sta valutando come muoversi dopo lo scioglimento. La sua intenzione sarebbe quella di fare una dichiarazione a breve, rimandando a domani un eventuale incontro con i giornalisti.
C’é poca voglia di parlare, stamane, tra i dipendenti del Comune di Reggio Calabria, sciolto dal Consiglio dei Ministri per contiguità mafiose. Davanti all’ingresso del Municipio poca gente, ad eccezione di alcune troupe televisive e giornalisti. Solo qualche consigliere comunale staziona nelle vicinanze del palazzo che si trova proprio accanto alla Prefettura da cui è partita la relazione che ha portato allo scioglimento. Anche tra i consiglieri, soprattutto tra quelli della maggioranza di centrodestra, c’é poca voglia di parlare e molti declinano l’invito ad un commento.
CICCHITTO: NULLA SU COMUNI CENTRO SINISTRA? PERCHE’ NON SONO STATI SCIOLTI? C’E’ STATO OCCHIO RIGUARDO?
“Va esaminato il perché una serie di comuni limitrofi che hanno un segno di politico diverso non sono stati sciolti: questa è una questione che non è stata posta e che intendiamo porre al ministro dell’Interno”. Lo ha detto capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto a Omnibus su La7 dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria per contiguità mafiosa. “Non so se il ministro dell’Interno abbia avuto un occhio di riguardo, ma c’é una questione aperta”, ha aggiunto.