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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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La Giovane Italia interviene sullo scioglimento del comune di Reggio Calabria

La Giovane Italia interviene sullo scioglimento del comune di Reggio Calabria

| Il 10, Ott 2012

“Il pensiero non può che andare poi a quei giovani consiglieri comunali che con la passione che li ha sempre contraddistinti hanno operato nella massima trasparenza ed anteponendo il bene della città agli interessi personali”

La Giovane Italia interviene sullo scioglimento del comune di Reggio Calabria

“Il pensiero non può che andare poi a quei giovani consiglieri comunali che con la passione che li ha sempre contraddistinti hanno operato nella massima trasparenza ed anteponendo il bene della città agli interessi personali”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Tante, troppe le parole “sprecate” sul caso Reggio in queste ore, molte delle quali prive di alcuna preventiva riflessione. Poche, invece, le fattive attestazioni di solidarietà per una città che affronterà una delle pagine più buie della sua storia. Già perché le uniche vere vittime di questo triste epilogo sono proprio la città ed i suoi abitanti, solo quegli abitanti però che hanno sempre scelto con coraggio di non compromettersi con il malaffare. Stesso dicasi della classe politica locale: generalizzare con astio e rabbia, montando una gogna per i nostri amministratori, non risolve i problemi e sprigiona un clima di terrore che ci rimanda indietro di parecchi decenni. Perché, checché se ne dica, non si può sparare contro tutto e contro tutti, Sindaco Arena in primis, uomo dalle indubbie capacità amministrative, che ha dimostrato in questa breve esperienza politica di saper affrontare le difficoltà cittadine in un contesto economico-sociale per l’Europa tutta particolarmente sofferto. Il pensiero non può che andare poi a quei giovani consiglieri comunali che con la passione che li ha sempre contraddistinti hanno operato nella massima trasparenza ed anteponendo il bene della città agli interessi personali.

Entrare nel merito della questione non è facile, soprattutto quando ancora la vicenda non risulta del tutto chiara per la segretezza degli atti in mano al Consiglio dei Ministri e che hanno condotto allo scioglimento del Comune di Reggio. Bypassando l’analisi storica già abbondantemente trattata dalla stampa, che vuole la città dello stretto essere il primo capoluogo sciolto nella storia repubblicana, si potrebbe affrontare l’argomento che pone parecchi interrogativi sulle prime dichiarazioni del Ministro Cancellieri. Ripeto, non vuole essere quanto di seguito riportato, una sorta di abiura delle decisioni espresse, anche perché non ci sono gli strumenti informativi per farlo, ma semplicemente una esternazione che rispecchia il sentire comune. A cominciare dalla precisazione del Ministro degli interni che bolla lo scioglimento come un “atto preventivo e non sanzionatorio”, lasciando intendere si faccia quasi un processo alle intenzioni. Sicuramente così non è, considerati anche i tanti faldoni che pare siano stati prodotti dalla commissione d’accesso quali prove inconfutabili per arrivare a parlare di “contiguità” con le organizzazioni malavitose. E se tutto venisse confermato dai fatti, la città non potrebbe sottrarsi presto a nuovi provvedimenti, e questa volta individuali, presi cioè nei confronti di chi ha sporcato “l’onore” di Reggio. Questo è sicuramente la speranza dei cittadini sani, che non possono per l’ennesima volta pagare a caro prezzo per un errore da loro non commesso. Serve allora una adeguata risposta, salvando ciò che di buono c’è nella nostra società e punendo i corrotti, tanto a destra quanto a sinistra, che sino ad oggi hanno indisturbatamente operato in nome e per conto di un mandato che oggi appare sempre meno di rappresentanza.

Il Presidente Prov della Giovane Italia Luigi Amato