Nomina Sarlo, la vicepresidente Stasi in Procura
redazione | Il 15, Ott 2012
Le indagini vertono sulla nomina della dirigente alla guida del Dipartimento Controlli, per la quale sono indagati tutti i componenti dell’Esecutivo calabrese. I primi a ricevere l’avviso erano stati l’assessore Domenico Tallini e il presidente Giuseppe Scopelliti. Dopo i loro interrogatori il provvedimento è stato notificato anche agli altri componenti dell’Esecutivo
Nomina Sarlo, la vicepresidente Stasi in Procura
Le indagini vertono sulla nomina della dirigente alla guida del Dipartimento Controlli, per la quale sono indagati tutti i componenti dell’Esecutivo calabrese. I primi a ricevere l’avviso erano stati l’assessore Domenico Tallini e il presidente Giuseppe Scopelliti. Dopo i loro interrogatori il provvedimento è stato notificato anche agli altri componenti dell’Esecutivo
(ANSA) – CATANZARO – La vice presidente della Regione Calabria Antonella Stasi e l’assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani, sono stati interrogati oggi dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente generale del Dipartimento controlli della Regione, nella quale sono indagati per abuso d’ufficio tutti i componenti la Giunta regionale presenti al momento dell’approvazione della delibera. Alessandra Sarlo è stata nominata nell’agosto 2011 dopo che un avviso interno non aveva portato all’individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l’incarico nella nuova struttura Controlli. In precedenza, nel 2010, è stata, per un breve periodo, commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. La dirigente è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nel novembre 2011 nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano sulle attività in Lombardia della cosca Lampada della ‘ndrangheta. Antonella Stasi, accompagnata dal suo difensore, l’avv. Francesco Laratta, è stata nell’ufficio del magistrato per circa un’ora. All’uscita, il legale ha sostenuto che “la dottoressa Stasi ha dato ampia disponibilità all’indagine, spiegando le motivazioni della valitazione della Giunta. Inoltre ha chiarito di non avere mai avuto rapporti con la persona che ha avuto l’incarico e di non avere subito sollecitazioni da parte di alcuno. Siamo fiduciosi e restiamo in attesa delle determinazioni del pm”. Dopo la Stasi, nell’ufficio del pm è entrato l’assessore Stillitani il quale, parlando con i giornalisti prima di essere interrogato, ha detto che “tutte le delibere regionali, non solo questa, vengono portate in Giunta dall’assessore competente dopo che la struttura burocratica ha dato l’assenso, e approvate”. Nei mesi scorsi, nell’ambito della stessa inchiesta, erano stati sentiti prima l’assessore regionale al Personale, Domenico Tallini, e la dirigente dell’assessorato, Rosalia Marasco, e poi il presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti.