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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Sindaci dello Jonio e del Pollino a confronto sull’idea di un sistema unico di depurazione proposto dalla Regione

Sindaci dello Jonio e del Pollino a confronto sull’idea di un sistema unico di depurazione proposto dalla Regione

| Il 16, Ott 2012

L’incontro promosso dal Sindaco di Cassano All’Ionio per creare unità tra i sindaci del comprensorio

Sindaci dello Jonio e del Pollino a confronto sull’idea di un sistema unico di depurazione proposto dalla Regione 

L’incontro promosso dal Sindaco di Cassano All’Ionio per creare unità tra i sindaci del comprensorio

 

 

«Fare sistema, creare un’associazione temporanea tra i comuni per promuovere un modello di depurazione integrato nel vasto territorio della Sibaritide e del Pollino, accollando al privato, attraverso un project financing, i rischi di impresa e gli oneri connessi alla manutenzione e gestione degli impianti».

Questa in sintesi l’idea che l’Ing. Bruno Gualtieri, dirigente generale del Dipartimento Politiche Ambientali della Regione Calabria, ha proposto ieri ai Sindaci della Sibaritide e del Pollino, nel corso di un incontro promosso dal primo cittadino di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso. All’ importante momento di confronto hanno inteso, infatti, prendere parte numerosi Sindaci del comprensorio Sibaritide – Pollino; oltre al Sindaco di Cassano Giovanni Papasso, accompagnato nell’occasione dagli assessori comunali Valentina Conte, Franco Tufaro e Alessandra Oriolo e dai consiglieri municipali Luigi Garofalo, Francesco La Regina, Lino Notaristefano e Salvatore Tricoci, presenti anche il Sindaco di Albidona Salvatore Aurelio, il Sindaco di Castroreggio Tonino Santagada, il Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito, il Sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno, il Sindaco di Civita Vittorio Blois, il Sindaco di Francavilla Marittima Leonardo Valente, il Sindaco di Frascineto Francesco Pellicano, il Sindaco di Montegiordano Francesco La Manna, il Sindaco di Roseto Capo Spulico Franco Dursi, il Sindaco di San Basile Vincenzo Tamburi ed il Sindaco di Villapiana Roberto Rizzuto. Mentre per i Comuni di Alessandra del Carretto, Oriolo e Trebisacce. Ha partecipato all’incontro anche il consigliere regionale Gianluca Gallo.

Nel suo intervento introduttivo il primo cittadino di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, ringraziando per la presenza tutti gli intervenuti, ha sottolineato come: «Sia doveroso difendere l’ambiente e la risorsa mare, per alimentare economia nel territorio, ma soprattutto per tutelare la salute della collettività. Per fare ciò – ha spiegato – c’è bisogno di sinergia, vogliamo mettere su un’unica grande area, perché l’unità fa la forza. In questi mesi abbiamo rilanciato la questione dell’inquinamento del fiume Crati che interessa non solo i Comuni dell’Alto Jonio, ma anche quelli del Pollino, poiché questi ultimi scaricano del Coscile , il quale poi si riversa proprio nel Crati. Risolvere il problema del Crati è essenziale per garantire un mare pulito ed un ambiente sano, per tal ragione chiediamo aiuto alla Regione Calabria che ci dia gli strumenti e le risorse necessarie in questo percorso. La Piana di Sibari è la grande tradita della Calabria, spero che da Cassano All’Ionio possa partire un messaggio di unità di tutti i comuni della Sibaritide e del Pollino per andare avanti nella nostra opera di difesa dell’ambiente e del mare».

Subito dopo la parola è passata all’Ing. Bruno Gualtieri che ha illustrato le linee guida della sua idea di sistema depurativo aggregato: «Si tratta del primo incontro che si tiene in Calabria sull’idea progettuale di un nuovo modello di depurazione in Calabria – ha esordito l’Ing. Gualtieri – l’obiettivo è quello di creare un sistema nuovo da inserire nelle more di un progetto più ampio in corso di definizione a livello centrale e che diventi poi assorbente e che si integri con quanto previsto dal Ministero.

Sulla depurazione la Calabria è pronta a cambiare – ha detto il Dirigente Ambiente della Regione – con l’introduzione di un modello basato sul project financing con il 70% in quota pubblica e 30% in quota privata. Un a strategia condivisa dal Ministero e dal Cipe». «Negli anni più recenti – ha aggiunto Gualtieri – abbiamo operato una inversione di tendenza nelle metodologie di approccio in questo settore. Nel 2010, a fronte di una situazione di emergenza, abbiamo fatto fronte con cinque milioni di euro; nel 2011 abbiamo elaborato un programma che prevedeva 47 interventi in 42 comuni per complessivi 38 milioni di euro, ma solo 2 comuni sui 42 hanno completato le procedure». «Tra il 2000 e il 2010, in Calabria, – ha puntualizzato- sono stati impegnati, complessivamente, 461 milioni di euro per il settore fognario e della depurazione; di questi 310 milioni sono riferiti al periodo 2005/2010. Non conosciamo quale strategia sia stata messa in campo negli anni scorsi; sappiamo però che la procedura d’infrazione è del 2003, che una prima diffida è del 2005 e una seconda del 2009. E non è accaduto niente. Noi abbiamo messo in campo programmi che vengono finanziati. Ma oggi il sistema depurativo in Calabria deve essere migliorato e noi proponiamo un modello alternativo, duraturo». il direttore generale del dipartimento ing. Gualtieri ha parlato di: «Una tariffa unica, onnicomprensiva, tendenzialmente pari a 0,22 euro a metro cubo per tutti i servizi riferiti alla depurazione, compreso energia elettrica, smaltimento fanghi e manutenzione straordinaria. E poi la regola che riguarda il monitoraggio: i pagamenti alle ditte saranno effettuati solo sulla base della conformità delle acque; se le analisi sono buone arriveranno i soldi, con giudizio medio scatteranno le penali, con dati negativi non potrà essere preteso il pagamento del servizio. Non ci interessa come si progetta e come si realizza, perché pagheremo le tariffe solo se gestione e realizzazione dei progetti saranno regolari. I Comuni hanno strapagato la gestione – ha detto ancora Gualtieri – e non hanno mai avviato la riscossione delle polizze assicurative nei casi di gestione non corretta. Con questo modello si potrebbe garantire ai Comuni un risparmio più che dimezzato della tariffe. Insomma il primo passo – ha detto l’Ing. Gualtieri – è quello di costruirsi un contratto di gestione per l’affidamento degli impianti su misura. Un modello che comunque tuteli la salute pubblica e preservi la risorsa mare».

Tutti i Sindaci si sono detti sostanzialmente d’accordo con l’idea di fare sistema unico e di creare un modello di depurazione aggregato per abbattere i costi di gestione su i singoli enti. Per la maggior parte si tratta di un modello virtuoso ma che necessita di opportuni approfondimenti e se necessario dei correttivi per non “avventurarsi in concessioni a privati che poi non sono in grado di rendere un servizio adeguato” . L’Ing. Gualtieri ha replicato, spiegando che in questo modello sono previste forti penali per i soggetti titolari della concessione che non garantiscano un servizio adeguato nella depurazione».

Questo dunque solo il primo incontro, a breve ve ne saranno altri per definire in maniera unitaria la linea da seguire in materia di depurazione in tutta la Sibaritide e nel Pollino, tutti i Sindaci intervenuti hanno delegato il primo cittadino di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso a portare avanti l’iniziativa al fine di individuare la giusta strategia per la creazione di un unico sistema per la depurazione nel vasto comprensorio