Allarme Confesercenti: «Centomila imprese sono andate in fumo»
redazione | Il 24, Ott 2012
“Stiamo assistendo a un’inversione degli indici: prima le attività che aprivano erano sempre maggiori rispetto a quelle che chiudevano. Ora sta diventando il contrario”
Allarme Confesercenti: «Centomila imprese sono andate in fumo»
“Stiamo assistendo a un’inversione degli indici: prima le attività che aprivano erano sempre maggiori rispetto a quelle che chiudevano. Ora sta diventando il contrario”
Negozi nei centri storici delle città con le serrande chiuse e i cartelli colorati con la scritta «vendesi» o «affittasi». È la fotografia, molto grigia, dello stato di crisi del commercio in Italia. Ribadita ieri mattina a Cagliari dal presidente nazionale di Confesercenti, Marco Venturi, durante l’assemblea regionale dell’associazione che nell’Isola ha festeggiato i 40 anni della nascita. L’allarme è confermato dai numeri. «Oltre centomila imprese chiuse negli ultimi anni – ha sottolineato Venturi – Stiamo assistendo a un’inversione degli indici: prima le attività che aprivano erano sempre maggiori rispetto a quelle che chiudevano. Ora sta diventando il contrario: prende piede il processo inverso». Crisi che si fa sentire e che non concede tregua. «I più esposti», ha chiarito il numero uno di Confesercenti, « sono sicuramente i commercianti medio piccoli. Ma il salto di qualità deve partire proprio da loro. Certo, aiutati dalle infrastrutture che favoriscono la crescita delle piccole medie aziende. L’idea della grande impresa trapiantata nel Mezzogiorno è decisamente fuori dal tempo». Dai vertici nazionali dell’associazione di categoria arriva anche un segnale di speranza.
«La ripresa può arrivare ma occorrono interventi precisi» ha detto Venturi. « Partendo dalla semplificazione e passando soprattutto per la riduzione della pressione fiscale. Dobbiamo superare un sistema molto pesante, a cominciare dal fisco, che grava sulle imprese. E che fa sì che le aziende», ha aggiunto il presidente Venturi, «non riescano più, tra tasse e crisi, a investire e a creare opportunità e nuova occupazione. Manovre che però devono guardare lontano: non solo per reggere e sopravvivere, ma per consentire investimenti».
L’anticipazione dei saldi per risollevare le sorti dei commercianti è un tema molto attuale con luci e ombre come decono ai vertici
dell’associazione: «Servono azioni anticrisi», ha infatti commentato Venturi, « che guardino lontano e che infondano positività con atti proiettati verso il futuro. Azioni isolate o formule tampone rischiano di peggiorare la situazione».