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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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La Commissione “Bilancio ed attività produttive” discute della questione bergamotto

La Commissione “Bilancio ed attività produttive” discute della questione bergamotto

| Il 22, Nov 2012

Imbalzano: “Serve mobilitazione per scongiurare rischi”. Lavori conclusi con le audizioni dei rappresentanti sindacali Arssa e Afor. Censore e Guccione: “Su Arssa e Afor non perdere tempo”

La Commissione “Bilancio ed attività produttive” discute della questione bergamotto

Imbalzano: “Serve mobilitazione per scongiurare rischi”. Lavori conclusi con le audizioni dei rappresentanti sindacali Arssa e Afor. Censore e Guccione: “Su Arssa e Afor non perdere tempo” 

 

 

REGGIO CALABRIA – Sono iniziati con un’introduzione del presidente Candeloro Imbalzano i lavori della Commissione consiliare “Bilancio ed Attività Produttive” convocata per una seduta eccezionalmente aperta agli organi di informazione. All’ordine del giorno c’è, infatti la questione-Bergamotto sorta in seguito alle ventilate iniziative della Comunità europea dirette a limitare l’uso nell’industria profumiera dell’essenza naturale del prezioso agrume.

Presenti nell’Aula “Antonio Acri” di Palazzo Campanella, il presidente del Consorzio del Bergamotto, avvocato Ezio Pizzi e i rappresentanti di Confagricoltura (Angelo Politi), Coldiretti (Francesco Saccà ed Elvira Leuzzi) e della Cia (Domenico Gattuso e Giuseppe Serra).

“Abbiamo convocato questa seduta ‘aperta’ – ha spiegato il presidente della Commissione, Candeloro Imbalzano, prima di dare avvio alle audizioni – anche in vista dei lavori del Consiglio regionale di lunedì prossimo, nel corso dei quali sarà sottoposta all’Aula una mia mozione sulla questione-bergamotto”. “Ascoltare direttamente tutti i più importanti soggetti istituzionali interessati – ha aggiunto Imbalzano – ci è sembrato opportuno al fine di mettere l’Assemblea in condizione di individuare le iniziative più opportune ed efficaci sia sul piano istituzionale (col coinvolgimento delle delegazioni parlamentari sia a livello nazionale che europeo) sia sul piano imprenditoriale, per coinvolgere anche i vertici romani delle associazioni. Credo sia indispensabile una sensibilizzazione e una conseguente mobilitazione, attiva e correttamente informata, per scongiurare il rischio che l’essenza di bergamotto venga compresa in questo , direi famigerato elenco dell’Unione europea che potrebbe compromettere definitivamente una filiera che è strategica per l’economia oltre che fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio calabrese”.

La seconda Commissione consiliare ha concluso i propri lavori con le audizioni dei rappresentanti sindacali Arssa e Sorveglianti idraulici Afor, che hanno espresso apprezzamento per la tempestività con cui è stata accolta la richiesta di esporre le loro ragioni.

“Abbiamo ascoltato con attenzione i rappresentanti dei lavoratori in un clima costruttivo ed assai responsabile – dice il presidente Imbalzano -. Abbiamo confermato il deliberato già assunto ieri dalla Giunta regionale per il pagamento di quasi tutte le mensilità arretrate a testimonianza della sensibilità della Giunta Scopelliti verso due settori, quello dell’Arssa e dell’Afor, rispetto ai quali il processo di riforma rimane solo rinviato e ripreso a breve”.

Quanto alle audizioni dei rappresentanti del Consorzio del Bergamotto e di Confagricoltura, Coldiretti e Cia – con le quali si è aperta la seduta odierna – hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di valutazione per permettere al Consiglio regionale, nella prossima seduta, di determinarsi in ordine alle iniziative da assumere, a tutti i livelli istituzionali, per la tutela dell’olio verde. “Le prese di posizione generalizzate sull’allarme provocato dalla proposta della Comunità europea – aggiunge sulla questione Imbalzano – mi hanno indotto a presentare una mozione al presidente Talarico, anche per consentire al Consiglio, convocato per il prossimo lunedì, di avere una utile base di discussione per assumere le più opportune decisioni al riguardo”. Infine, la Commissione ha aggiornato i lavori, in assenza del rappresentante del Dipartimento Bilancio, su alcuni pareri finanziari che verranno inseriti nel calendario della prossima seduta.

CENSORE: GIUNTA SUPERFICIALE

“La proposta di cui mi sono fatto promotore nel corso della seduta odierna della Commissione Bilancio di rinviare i cinque punti inseriti all’ordine del giorno- proposta che ha trovato adeguato accoglimento da parte dei commissari – aveva alla base una esigenza fondamentale: quella che i provvedimenti in questione venissero accompagnati e corredati da relativo parere finanziario”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore che aggiunge: “L’assenza di un rappresentante del Dipartimento del Bilancio, come invece prevedeva l’ordine del giorno, ha così impedito il varo di importanti leggi, alcune delle quali in un settore così cruciale e delicato quale quello sociale. Ciò dimostra la superficialità della Giunta Scopelliti nel dare risposte a comparti strategici nello sviluppo complessivo della Regione”.

GUCCIONE E CENSORE: SU ARSSA E AFOR NON PERDERE TEMPO

“La Giunta regionale non può fare finta che oltre 30 mila lavoratori Afor, Arssa, Sorveglianza idraulica, Comunità montana, Consorzio di Bonifica, Fondo Sollievo ed ex Sial non percepiscano da diversi mesi lo stipendio e si trovino nelle condizioni di non avere assicurata la copertura finanziaria fino a dicembre 2012”.

E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Pd Bruno Censore e Carlo Guccione che aggiungono: “Oggi, in Commissione Bilancio abbiamo sentito le loro ragioni e quelle delle organizzazioni sindacali di Arssa e dei Sorveglianti idraulici Afor. Non c’è più tempo da perdere: bisogna procedere urgentemente e velocemente alla riforma dell’Arssa già in itinere e che registra una larga condivisione delle forze politiche presenti in Consiglio regionale”.

“Ai lavoratori Arssa va data certezza sul pagamento degli stipendi e sul rilancio della missione istituzionale dell’Ente. Riguardo i sorveglianti idraulici Afor, non è più tollerabile che un servizio così utile venga svolto solo tre giorni a settimana, contravvenendo non solo a quanto stabilisce la normativa nazionale ma anche impedendo un controllo adeguato dei fiumi calabresi che, in passato a causa di inondazioni e incuranza, hanno mietuto vittime e danni”, continuano i consiglieri regionali, che rilanciano “la necessità e la tempestività di offrire garanzie ai lavoratori de comparto, determinandone il passaggio a tempo pieno in un settore strategico della nostra terra”.