Turismo: Confesercenti inizia la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
redazione | Il 30, Nov 2012
Ieri a Roma, nella sede di Confesercenti Nazionale, si è svolto il primo incontro negoziale tra le federazioni del turismo (Fiepet, Asshotel, Assoviaggi, Fiba e Assocamping) appartenenti ad Assoturismo-Confesercenti e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil
Turismo: Confesercenti inizia la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
Ieri a Roma, nella sede di Confesercenti Nazionale, si è svolto il primo incontro negoziale tra le federazioni del turismo (Fiepet, Asshotel, Assoviaggi, Fiba e Assocamping) appartenenti ad Assoturismo-Confesercenti e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil
Prende il via la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del turismo. Ieri a Roma, nella sede di Confesercenti Nazionale, si è svolto il primo incontro negoziale tra le federazioni del turismo (Fiepet, Asshotel, Assoviaggi, Fiba e Assocamping) appartenenti ad Assoturismo-Confesercenti e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
Un rinnovo che parte da un contesto economico difficile e dall’esigenza di mantenere la vitalità delle imprese e i livelli occupazionali. Durante l’incontro, la delegazione Assoturismo-Confesercenti ha evidenziato la forte crisi che il comparto del turismo italiano sta vivendo. Il 2012 ha segnato una battuta d’arresto per le dinamiche del settore: nei primi 7 mesi dell’anno si sono registrati decrementi significativi di arrivi(-6,6%) e presenze (-7,5%) rispetto al 2011.
Il calo dei flussi è stato accompagnato dall’aumento dei costi per gli imprenditori, che nel biennio 2010-2012 hanno visto salire non solo la pressione fiscale, ma anche il peso di tariffe e servizi (rifiuti +7%, servizio idrico +12,8%). L’incremento è stato assorbito direttamente dalle imprese: dal 2010 ad ottobre 2012 la crescita dei prezzi del comparto si è tenuta, nel complesso, al di sotto del tasso medio d’inflazione. Un dato confermato anche dai sondaggi condotti da Assoturismo, che segnalano prezzi fermi per il 72% delle imprese turistiche.
Nonostante le difficoltà dovute alla crisi, il turismo è ancora uno dei settori economici più importanti d’Italia. Nel 2012 ha generato un valore aggiunto di oltre 63 miliardi di euro, per una quota pari al 6% del valore aggiunto totale nazionale, uguale per dimensioni a quello dell’edilizia. Le oltre 415mila imprese del turismo (il 6,8% del totale nazionale) sono anche responsabili dell’occupazione di più di 1 milione 200mila persone.
In occasione dell’incontro è stato altresì siglato un accordo che riduce l’intervallo tra un contratto a tempo determinato e l’altro, in riferimento delle attività stagionali regolamentate dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il Turismo.
Roma 29/11/2012