Imu: l’analisi di Filippo Speranza, coordinatore del circolo Sel di Taurianova
redazione | Il 07, Dic 2012
“Nessuna Amministrazione comunale ha avuto la sensibilità di adottare degli accorgimenti equi”
Imu: l’analisi di Filippo Speranza, coordinatore del circolo Sel di Taurianova
“Nessuna Amministrazione comunale ha avuto la sensibilità di adottare degli accorgimenti equi”
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo in pieno periodo Imu, ed il 17 dicembre è il termine ultimo per procedere con il salatissimo saldo. Una volta sul finire dell’anno, si aveva solo l’incubo del secondo acconto IRPEF che scadeva il 30 novembre, adesso l’incubo è raddoppiato con l’avvento dell’IMU (che praticamente raddoppia e anche di più, la vecchia Ici).
Imposta, chiamata impropriamente municipale, in realtà una parte massiccia va allo Stato, grazie al prosciugamento delle tredicesime dei pensionati e delle poche liquidità degli imprenditori.
D’altro canto nessuna Amministrazione Comunale ha avuto la sensibilità di adottare degli accorgimenti equi. Alcuni esempi. Per gli immobili concessi in comodato ai figli o ai fratelli e usati come abitazione principale, ai tempi dell’ICI vi era l’esonero totale; ebbene in tali casi si poteva applicare la più bassa delle aliquote ordinarie 4,60 per mille senza andare al 7,60 oppure al massimo 10,60. E per gli italiani all’estero, che hanno casa in Italia, ma sono stati costretti per motivi di lavoro e di sopravvivenza ad emigrare in altri paesi europei o addirittura in altri continenti, si potevano senz’altro adottare aliquote più modeste, per una questione di moralità e rispetto.
Non dimentichiamo che l’odiata Imu è stata istituita dal Governo Berlusconi con il supporto dalla Lega Nord, come punta di diamante del federalismo fiscale (assolutamente virtuale).
Ma la patrimoniale che il Premier Monti doveva far pagare solo a chi possedeva immobili sopra il 1.500.000 di euro che fine ha fatto? E la tassazione al 15% dei capitali rientrati con il condono dello scudo fiscale perché si è promessa ma non realizzata? E l’evasione fiscale delle banche per 5 miliardi di euro patteggiata per solo un miliardo di euro perché si è consentita non permettendo di incassare l’intero introito tributario che non avrebbe fatto male? E la vergogna della tassazione delle pensioni di invalidità, prevista dalla Legge di stabilità di imminente approvazione, perchè non si ferma?
FILIPPO SPERANZA, Coordinatore circolo Sel di Taurianova – Referente Provinciale Sportello Economia