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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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“Confini”: l’arte come ponte…fino a Dubai

“Confini”: l’arte come ponte…fino a Dubai

| Il 14, Dic 2012

Collegamento audio-video con il Dubai International Film Festival, rassegna di video arte. Mediterranea, alle 17 performance degli artisti Ferrari e Mahdaoui davanti al Teatro Siracusa

“Confini”: l’arte come ponte…fino a Dubai

Collegamento audio-video con il Dubai International Film Festival, rassegna di video arte. Mediterranea, alle 17 performance degli artisti Ferrari e Mahdaoui davanti al Teatro Siracusa

 

 

REGGIO CALABRIA – Domani, per il secondo appuntamento con “Confini”, il Festival Internazionale di Arti Visive del Mediterraneo (promosso da Fondazione Horcynus Orca con Reves Aisb, Fondazione di Comunità di Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Charlie Chaplin e Associazione culturale “Le rane”), si costruirà un ponte ideale all’insegna delle arti tra Reggio Calabria e gli Emirati Arabi. La giornata si aprirà, infatti, alle 9.00 al Teatro Siracusa con la conferenza stampa internazionale di presentazione del festival ai giornalisti, agli artisti e ai critici stranieri che interverranno in collegamento audio-video dal Dubai International Film Festival. All’evento, a cura del giornalista e direttore della sezione araba del Festival Erfan Rashid, interverranno la regista yemenita Khadija Al-Salami autrice del film “The scream” in concorso al DIFF e in programmazione al festival Confini in anteprima europea, oltre ad altri registi autori di documentari sulle primavere arabe. A seguire, sempre al Teatro Siracusa, alle 10.30 sarà inaugurata la Rassegna di Video Arte Mediterranea, frutto di una ricerca decennale, ancora in elaborazione e arricchimento, della critica d’arte Martina Corgnati, membro del comitato scientifico della Fondazione Horcynus Orca e docente presso l’Accademia Albertina di Torino.

La rassegna, consultabile presso l’archivio multimediale del Parco Horcynus Orca di Messina, esplora lre produzioni più originali di un tipo d’arte che, per i suoi bassi costi di produzione e per la diffusione delle tecnologie digitali, ha avuto un incremento decisivo in tutto il Mediterraneo, specie nella sponda sud/sud-est e fra le artiste donne. “La video arte, più di altre forme di arti visive e performative, è divenuto linguaggio di espressione di artisti ed intellettuali indipendenti e per questo – sottolinea Martina Corgnati – ci appare di grandissimo interesse. Soprattutto nel momento storico attuale interessato da grandi sconvolgimenti socio-politici, questa particolare forma d’arte ha anticipato le motivazioni e i germi delle rivoluzioni arabe. Interesse, dunque, che va oltre i confini dei mondi dall’arte”. Nel pomeriggio, alle 17, secondo appuntamento con la performance artistica di Agostino Ferrari, uno dei più importanti pittori astratti italiani della sua generazione, e Nja Mahdaoui, artista visivo tunisino descritto come un “coreografo di lettere” e considerato il più grande calligrafo dell’arabo. Dopo il successo ottenuto oggi, dipingendo a quattro mani una tela di tre metri davanti a un centinaio di studenti alla Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea, ripeteranno l’esperienza per il grande pubblico sul Corso Garibaldi, nello spazio antistante il Teatro Siracusa. I passanti e il pubblico presente potranno intervenire nel processo creativo, lasciando il proprio segno secondo un modello consolidato in occasione delle altre performance pubbliche realizzate insieme dai due artisti a Tunisi nel febbraio del 2011 come atto di apertura, di amicizia e di omaggio alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli della Riva Sud del Mediterraneo.