“Cambiare si può” alla ricerca di un’alternativa all’agenda Monti
redazione | Il 17, Dic 2012
Durante la riunione tenutasi sabato è stata approvata una mozione finale che auspica ad “un raggruppamento unitario e consistente di movimenti, associazioni e cittadini con personalità di forte immagine e storia (locale e nazionale), nell’obiettivo di avviare la formazione di una nuova classe dirigente inclusiva di donne giovani e migranti”
“Cambiare si può” alla ricerca di un’alternativa all’agenda Monti
Durante la riunione tenutasi sabato è stata approvata una mozione finale che auspica ad “un raggruppamento unitario e consistente di movimenti, associazioni e cittadini con personalità di forte immagine e storia (locale e nazionale), nell’obiettivo di avviare la formazione di una nuova classe dirigente inclusiva di donne giovani e migranti”
L’assemblea provinciale del movimento politico “Cambiare si può” che si è riunita sabato, nella Sala “G. Levato” del Palazzo della Regione a Reggio Calabria, è stata indetta da “ALBA” (Alleanza Lavoro, Beni Comuni, Ambiente), dal Partito di Rifondazione Comunista, da Ethos ed altri movimenti ed associazioni, per un confronto aperto a tutti coloro che sono interessati ad un’alternativa all’agenda Monti, e quindi al neoliberismo che ha tolto diritti fondamentali ai lavoratori (a partire dall’art.18 dello Statuto dei lavoratori), ha smantellato il Welfare (pensioni, sanità, scuola), ha impoverito la gran parte degli italiani con nuove tasse che gravano sui ceti popolari e medi, ha fatto schizzare verso l’alto la disoccupazione e riportato il reddito pro-capite ai livelli degli anni ’90.
L’Assemblea, partecipata da un centinaio di persone con una buona presenza di donne e giovani, si è in gran parte soffermata sull’analisi della situazione politica e sull’organizzazione alle prossime elezioni, sul simbolo ed il nome del nuovo soggetto politico e sulla necessità di far partecipare quanti più possibile sulle scelte delle prossime candidature.
Di seguito la mozione votata a maggioranza dall’assemblea:
MOZIONE FINALE
L’assemblea delibera a maggioranza di partecipare alla scadenza elettorale, auspicando un raggruppamento unitario e consistente di movimenti, associazioni e cittadini con personalità di forte immagine e storia (locale e nazionale), nell’obiettivo di avviare la formazione di una nuova classe dirigente inclusiva di donne giovani e migranti.
Simbolo e logo: si conviene sull’ipotesi di un simbolo di colore arancione tendente al rosso con la scritta “Cambiare si può”;
Lista e candidati: l’assemblea ritiene opportuno procedere alla costituzione di una lista ampia di calabresi partendo da una consultazione a scala locale e puntando a determinare in una fase successiva una lista ristretta e rappresentativa a livello territoriale.
L’eventuale selezione finale sarà assunta in coerenza con le indicazioni che emergeranno anche in sede collegiale nazionale.
Criteri: la lista dovrà rispettare alcuni criteri fondamentali:
• Pari rappresentanza
• Doppia preferenza e lista a cerniera
• Spazi a gruppi sociali plurali (quali migranti, rom, ecc.)
L’assemblea ritiene opportuno che il progetto “Cambiare si può” prosegua la propria esperienza oltre le elezioni politiche con particolare riferimento alla città di Reggio Calabria e alla regione Calabria.