Nuova intimidazione al sindaco di San Giovanni in Fiore, furto in casa della madre
redazione | Il 29, Dic 2012
Tre giorni fa gli era stata incendiata la casa di campagna. “Intervenga il prefetto”
# Il sindaco di San Giovanni in Fiore ancora nel mirino. Distrutta da un incendio la casa di montagna
# Nuova intimidazione al sindaco di San Giovanni in Fiore, tagliati gli pneumatici dell’auto
# Continuano le lettere minatorie al sindaco Barile
# Nuova intimidazione al sindaco di San Giovanni in Fiore
# Nuova lettera intimidatoria al sindaco di San Giovanni in Fiore
# Preso di mira il sindaco di San Giovanni in Fiore
Nuova intimidazione al sindaco di San Giovanni in Fiore, furto in casa della madre
Tre giorni fa gli era stata incendiata la casa di campagna. “Intervenga il prefetto”
SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Nuova intimidazione, a distanza a soli tre giorni dalla precedente, nei confronti del sindaco di San Giovanni in Fiore, nel cosentino. Ignoti hanno svaligiato la casa della madre del primo cittadino. A renderlo noto è il Comune in una nota. “Un altro colpo preciso, organizzato dettagliatamente – è scritto nella nota – per fortuna in assenza della madre del sindaco, una donna, già ferita dalle gravi vicissitudini familiari. L’intento è chiaro, il messaggio lo è ancora di più: sintomo di un malessere determinato dalla buona azione amministrativa. Ad accorgersi dell’accaduto, i vicini, che hanno dato subito l’allarme. Tutte le stanze sono state messe a soqquadro, scassinati i cassetti e gli armadi, il mobilio, sconquassato, interamente all’aria”. “E davanti a questo quadro allarmante – prosegue la nota – le forze preposte continuano a tacere e a non intervenire. Un silenzio assordante che sconvolge l’intera comunità sangiovannese. Rischiare la vita, perché a questo punto non si può che immaginare il peggio, adesso, senza che le autorità intervengano, potrebbe non avere più senso. Si è superato ogni limite, andare avanti in queste condizioni non è più possibile. Le indagini non hanno portato risultati. L’impegno da parte delle forze dell’ordine, per come si sta svolgendo, non può dare serenità al primo cittadino e alla sua famiglia. Ci si aspetta l’intervento, ora più che mai, del Prefetto, altrimenti due saranno le strade da intraprendere: mollare oppure organizzarsi da soli per difendersi e proseguire l’azione amministrativa, e, in quest’ultimo caso, potremmo essere davvero all’assurdo”. “Dunque – conclude la nota – ci si chiede: chi è la mente di questa escalation che sembra non avere fine? Chi è, oppure chi sono coloro che non permettono ad Antonio Barile, un Sindaco eletto democraticamente, con il 65% dei consensi, di governare questa città?”.