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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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Maxi sequestro di beni al clan Nirta. Sigilli a conti correnti e beni tra Aosta e Calabria

Maxi sequestro di beni al clan Nirta. Sigilli a conti correnti e beni tra Aosta e Calabria

| Il 05, Gen 2013

Effettuato dai carabinieri di Torino su disposizione del tribunale di Aosta. Protagonista del sequestro è Giuseppe Nirta, 60 anni, detenuto a Bologna per associazione mafiosa. L’uomo fu arrestato nel 2009 

Maxi sequestro di beni al clan Nirta. Sigilli a conti correnti e beni tra Aosta e Calabria

Effettuato dai carabinieri di Torino su disposizione del tribunale di Aosta. Protagonista del sequestro è Giuseppe Nirta, 60 anni, detenuto a Bologna per associazione mafiosa. L’uomo fu arrestato nel 2009 assieme ad altre 4 persone

 

 

TORINO – Abitazioni, garage, cascine, campi e vigneti in Valle d’Aosta e Calabria per 700.000 euro più conti correnti e buoni postali per ulteriori 20.000 euro. E’ l’ammontare del sequestro effettuato dai carabinieri di Torino, su disposizione del tribunale di Aosta, nei confronti di persone che fanno riferimento al clan ‘ndranghetistico dei Nirta e, in particolare, a Giuseppe, 60 anni, di Quart (Aosta), detenuto a Bologna per associazione per delinquere di stampo mafioso e reati correlati.

Giuseppe Nirta fu arrestato nel giugno 2009 insieme ad altre quattro persone per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti dopo la scoperta di un fiorente commercio di cocaina proveniente dalla Colombia e dal Venezuela. E’ ora stato condannato con sentenza definitiva. Il provvedimento firmato dal presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale aostano Massimo Scuffi, riguarda immobili e terreni situati Quart, Charvensod e Aosta, oltre che a Bovalino (Reggio Calabria), nonché conti correnti, buoni postali e anche un’autovettura formalmente intestati non solo a Giuseppe, ma anche alla moglie e ai figli. Il collegio, nel decreto di sequestro, ha sottolineato “un’accertata sproporzione tra i redditi dichiarati e gli immobili posseduti” dalla famiglia e ha disposto il provvedimento in virtù della “facile dispersione e occultamento” degli stessi beni.

4 CASE A QUART E VIGNETO IN MAXISEQUESTRO NIRTA

C’é anche un vigneto a Quart, “formalmente intestato” a Francesca Mandarino, moglie di Giuseppe Nirta, tra i beni sequestrati dai carabinieri di Torino su disposizione del presidente del tribunale di Aosta Massimo Scuffi. Con il provvedimento di sequestro anticipato – che “assume accumulato attraverso attività illecite” un “ingente patrimonio” riconducibile a Giuseppe Nirta – i militari hanno posto i sigilli a 16 immobili, di cui dieci nel comune di Quart: in particolare un’abitazione in località Champeille, una a Rovarey e due in villaggio La Balma. Nello stesso comune sono stati sequestrati altri tre terreni, intestati alla moglie, analogamente a tre immobili a Bovalino (Rc), tre conti correnti bancari e una Fiat 500. Tra i beni sequestrati, risultano intestati ai figli di Giuseppe Nirta sette dei dieci immobili di Quart (di cui tutte le abitazioni ad esclusione di quella in localita’ Champeille), due magazzini ad Aosta, una polizza assicurativa, un deposito titoli, tre conti correnti bancari, quattro rapporti bancari e due conti correnti postali. Oltre ai tre immobili di Quart (tra cui l’abitazione in localita’ Champeille) a Giuseppe Nirta sono stati sequestrati un magazzino a Charvensod, due conti correnti e una Fiat Panda. L’udienza di convalida del sequestro anticipato è stata fissato lunedì 8 gennaio in Tribunale ad Aosta.