Reggio, accordo tra Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e Procura Generale della Repubblica
redazione | Il 09, Gen 2013
Collaborazione per una migliore sinergia tra procedimento amministrativo e procedimento penale
Reggio, accordo tra Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e Procura Generale della Repubblica
Collaborazione per una migliore sinergia tra procedimento amministrativo e procedimento penale
E’ stato siglato oggi un Accordo di collaborazione dei vertici regionali e provinciali dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza con il Procuratore Generale ed i Procuratori della Repubblica del Distretto della Corte d’Appello di Reggio Calabria, per dare attuazione alla nuova disciplina dei cosiddetti “costi da reato” introdotta dal Decreto Legge n. 16 del 2012.
La sottoscrizione dell’Accordo, avvenuta nella sede della Procura Generale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, ha visto convenuti, per l’Agenzia delle Entrate, il Direttore Regionale dr. Antonino Di Geronimo e il Direttore Provinciale reggente dr. Pasquale Borrello, per la Guardia di Finanza, il Comandante Regionale Gen. D. Michele Calandro e il Comandante Provinciale Col. Claudio Petrozziello, per l’Autorità Giudiziaria, il Procuratore Generale della Repubblica Dr. Salvatore Di Landro e i Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria, Dr. Ottavio Sferlazza, di Palmi, Dr. Giuseppe Creazzo e di Locri, Dr. Salvatore Cosentino.
La nuova disciplina dei “costi da reato”, introdotta dal citato Decreto Legge, prevede che i costi e le spese dei beni o delle prestazioni di servizi direttamente utilizzati per il compimento di atti o attività qualificabili come delitto non colposo, non sono ammessi in deduzione per la determinazione dei relativi redditi quando il Pubblico Ministero abbia esercitato l’azione penale.
Vi era dunque la necessità di concordare le modalità e individuare i referenti delle Istituzioni interessate per dare attuazione alla nuova disciplina, prevedendo scambi di informazioni che realizzassero una sinergia fra procedimento penale e procedimento amministrativo tributario: dall’intesa, scaturirà dunque una collaborazione più intensa, a tutto vantaggio degli interessi dell’Erario e senza pregiudizio per le cautele e le esigenze del procedimento penale che conserverà integre le condizioni previste dal codice di rito in tema di segreto sulle indagini.
Lo scambio di informazioni avverrà nelle due direzioni, prevedendosi la comunicazione, ai fini dell’esercizio delle rispettive competenze, dello stato dei procedimenti penali e amministrativi (notizie in merito a procedimenti penali conseguenti a denunce presentate all’autorità giudiziaria, ovvero sullo stato dei procedimenti amministrativi condotti dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza che contengono rilievi penali).
Per l’attuazione di quanto previsto nell’accordo è stata creata quindi una rete di referenti costituita da Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, da Procuratori aggiunti o Sostituti delle Procure di Reggio Calabria, Palmi e Locri e, per la Guardia di Finanza, dai Dirigenti del servizio di polizia giudiziaria presso i Reparti operanti nelle circoscrizioni delle Procure interessate.