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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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L’ospedale Tiberio Evoli tra le priorita’ del comitato civico “Pro Condofuri”

| Il 28, Gen 2013

Melito Porto Salvo, domani il dibattito organizzato dal movimento politico

L’ospedale Tiberio Evoli tra le priorita’ del comitato civico “Pro Condofuri”

Melito Porto Salvo, domani il dibattito organizzato dal movimento politico

 

 

Con un dibattito organizzato per martedì 29 prosegue l’impegno del sodalizio condofurese a favore del nosocomio melitese.

Non si arresta l’attività del Comitato civico “Pro Condofuri” mirata a contrastare il famigerato Piano aziendale della manager dell’Asp 5 di Reggio Calabria e della cieca politica regionale che vorrebbero il progressivo ridimensionamento – al ribasso – dell’Ospedale “T. Evoli” di Melito Porto Salvo. Dopo le recenti prese di posizione di movimenti, associazioni e forze sociali in genere, il Comitato civico guidato da Salvatore Tuscano, scende concretamente in campo ed in azione organizzando un incontro dibattito sul tema “Tiberio Evoli, quale futuro?”, che si svolgerà martedì 29 gennaio con inizio alle ore 18.00 presso l’auditorium del centro giovanile “p. V. Rempicci” di Condofuri Marina con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica mettendo al corrente l’utenza dell’ospedale melitese proveniente dal vastissimo e geograficamente complicato comprensorio dell’area grecanica e non solo, delle reali intenzioni di politici ed amministratori in merito al presidio ospedaliero di riferimento.

​Lo stesso Comitato civico aveva evidenziato in precedenti interventi il progressivo svilimento e la continua depauperazione subiti, già da qualche anno, dall’ospedale “Evoli”, vittima illustre tra tanti di una politica e di una gestione cieche e sorde di fronte ad una realtà già difficile di per se: decisioni assunte su un tavolo distante centinaia di chilometri, dove l’obiettivo fondamentale è quello di far quadrare i bilanci a qualunque costo, anche se ciò corrisponde alla lesione del diritto alla salute costituzionalmente garantito.

​Nessuno dovrebbe e potrebbe permettersi il diritto di risolvere problemi ed anomalie di anni di discutibile gestione dei soldi della collettività – esordisce Salvatore Tuscano, presidente del comitato “Pro Condofuri” – sacrificando un ospedale che da sempre e per tutti gli abitanti dei centri ricadenti nel comprensorio, dalla nascita alla morte, è stato sempre un riferimento soprattutto nei frangenti meno piacevoli della vita; non si può ignorare, nell’assunzione di tali decisioni – prosegue Tuscano – il contesto che circonda la stessa struttura ospedaliera, una rete viaria che neanche l’Africa ci invidia, un sistema di trasporti meno efficiente delle diligenze del Far West in cui da decenni le ex FFSS, oggi Trenitalia, brandiscono la scure del taglio dei cosiddetti “rami secchi” ma soprattutto la morfologia del territorio stesso con centri abitati per i cui abitanti già raggiungere la fascia costiera è un viaggio; mi riferisco ai paesini ed alle frazioni di questi posti alle pendici dell’Aspromonte, Fossato, Embrisi, Bagaladi, Roccaforte del Greco, Palizzi, Pietrapennata e così via.

​Il dibattito organizzato dal “Pro Condofuri”, aperto a tutti, istituzioni e parti in grado di rappresentare la gente comune ma soprattutto bambini e genitori, vedrà alternarsi sul tavolo dei relatori intanto i Sindaci dell’Area, professionisti ed esperti del settore e rappresentanti di Enti in genere ed Associazioni, in una manifestazione che vuole essere propedeutica ad un’assemblea plenaria che sarà organizzata e realizzata a breve a Melito Porto Salvo: intendiamo così – continua Tuscano – dimostrare il nostro pieno appoggio e fornire tutto il nostro sostegno al nascente Comitato “Mamme per un futuro” sorto grazie alla determinazione di un gruppo di giovani madri preoccupate di non poter garantire ai propri figli il diritto alla salute che verrebbe meno con la paventata soppressione anche dell’ambulatorio di Pediatria insieme ad altri servizi non meno importanti.

​Metteremo in atto tutte le forme di protesta, civili e consentite, – conclude Tuscano – affinchè non siano sempre le fasce più deboli ed indifese a pagare le conseguenze delle opinioni che generano conclusioni senza avere la più minima cognizione del disagio vissuto quotidianamente, oggi più che mai, dal cittadino comune che si ritrova in pericolo ed abbandonato a se stesso proprio da quelle istituzioni alle quali, malgrado tutto, ancora fa riferimento.

redazione@approdonews.it