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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Hanno una nuova casa le 600 tartarughe sequestrate nei giorni scorsi a Pregnana Milanese

Hanno una nuova casa le 600 tartarughe sequestrate nei giorni scorsi a Pregnana Milanese

| Il 02, Feb 2013

Grazie all’impegno dell’Aidaa sono state tutte adottate

Hanno una nuova casa le 600 tartarughe sequestrate nei giorni scorsi a Pregnana Milanese

Grazie all’impegno dell’Aidaa sono state tutte adottate

 

 

Pregnana Milanese – “Ce l’abbiamo fatta, grazie sopratutto al lavoro del comando della polizia Locale di Pregnana Milanese

comandata dal colonnello Alessandra Dall’Orto le 600 tartarughe sequestrate nei mesi scorsi in quanto importate clandestinamente stanno raggiungendo le loro nuove case. In questi giorni 300 saranno trasferite in un centro di Biella, una cinquantina sono state richieste dai soci di un’associazione che si occupa proprio della tutela di questi animali, altri 250 sono infine destinati in Puglia dove la responsabile AIDAA di Terlizzi, insegnante, sta predisponendo un progetto educativo e di conoscenza di questi animali per le scuole primarie del comune in provincia di Bari, dove le tartarughe troveranno casa direttamente nelle famiglie degli studenti dopo ovviamente i dovuti controlli per evitare abbandoni. Infine le tartarughe che resteranno saranno date in adozione alle famiglie che ne hanno fatto richiesta nei giorni scorsi. Sono veramente felice –

ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – che queste tartarughe finalmente stiano per arrivare nella loro nuova casa e volevo ringraziare le decine di persone che ci hanno dato la loro disponibilità ad adottarle, ma volevo ringraziare specialmente la polizia locale di Pregnana e la sua comandante che in questi mesi ha lavorato per trovare soluzione e sopratutto una nuova casa alle oltre 600 tartarughe sequestrate perchè importate clandestinamente, infine bellissima novità qualcuna di loro potrebbe trovare casa anche negli acquari civici di Milano e di altre città Italiane, una bella mobilitazione che ha permesso lavorando tutti insieme di salvare queste tarte altrimenti destinate a morte certa”.