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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Vito Marra: “Ecco i veri abusivi”

Vito Marra: “Ecco i veri abusivi”

| Il 05, Feb 2013

Il presidente di Assobalneari annuncia di aver presentato un esposto alla procura di Vibo Valentia e alla procura della Corte dei conti di Catanzaro. “Dalle cartografie ministeriali vigenti (Sid) risultano enormi occupazioni abusive di vaste aree del demanio marittimo. Comuni e vari enti sono i primi occupatori senza alcun titolo. Scempio e notevole danno erariale. Intervenga la magistratura”

Vito Marra: “Ecco i veri abusivi”

Il presidente di Assobalneari annuncia di aver presentato un esposto alla procura di Vibo Valentia e alla procura della Corte dei conti di Catanzaro. “Dalle cartografie ministeriali vigenti (Sid) risultano enormi occupazioni abusive di vaste aree del demanio marittimo. Comuni e vari enti sono i primi occupatori senza alcun titolo. Scempio e notevole danno erariale. Intervenga la magistratura”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ giunta l’ora di dire basta a tutti gli scempi commessi e che si stanno ancora commettendo sul territorio costiero, principalmente causati da una pessima gestione del demanio marittimo dalle varie amministrazioni competenti che, in pochissimi anni, hanno visto il repentino avvicendarsi delle funzioni della gestione amministrativa in ambito turistico-ricreativo, trasferite dapprima dalle Capitanerie di Porto alle Regioni e successivamente da quest’ultime ai Comuni costieri. Il tutto senza un minimo controllo nelle procedure e nei procedimenti, una anarchia totale, rimessa nelle mani dei singoli Sindaci rivieraschi, che continuano ad essere inadempienti alla normativa vigente in ambito regionale e nazionale. La Provincia di Vibo Val., nove comuni costieri, da Pizzo a Nicotera, tutti sprovvisti di Piano Comunale delle Spiagge (P.C.S.),situazione che regna diffusa anche nelle altre quattro Province e che produce un enorme danno erariale per il mancato rilascio di concessioni e quindi di introiti per lo Stato, bloccando da anni sviluppo economico ma soprattutto occupazione. Ma al contrario, viene favorito l’abusivismo e la speculazione edilizia, che stando alle cartografie del Ministero, vedono interessata la fascia costiera di proprieta’ del Demanio Marittimo, e indagati molti funzionari e tecnici della Regione.

Il Ministero infrastrutture e Trasporti ha realizzato un Sistema Informativo Demaniale marittimo (S.i.d.) con la redazione di cartografie catastali specifiche relative al territorio costiero e in possesso di tutti gli Enti ed Amministrazioni svolgenti funzioni gestionali/amministrative e di controllo sul demanio marittimo (Capitaneria Porto – Agenzia Demanio – Regione – Comune – Catasto – Ufficio del Territorio), che rappresentano con una linea marcata nera ed in rilievo, cosiddetta “dividente demaniale”, la divisione tra le aree di proprietà del demanio marittimo da quelle aree di proprietà privata.

La Provincia di Vibo Valentia e’ stata sempre interessata da un notevole fenomeno di abusivismo edilizio sui territori demaniali costieri e di occupazione abusiva di vaste aree di demanio marittimo (agglomerato urbano in loc. Pennello accanto la sede Capitaneria di Porto Vibo Marina- agglomerato urbano in loc. Bivona del Comune di Vibo Valentia) come riportate dalle suddette cartografie redatte con il s.i.d e non ancora regolarizzate sotto il profilo amministrativo, urbanistico, di canoni e di indennizzi.

La cartografia catastale S.i.d. inerente i Comuni costieri ricadenti nel territorio della Provincia di Vibo Valentia rappresenta una visione chiara dell’attuale consistenza delle aree demaniali marittime e il suo utilizzo attraverso occupazioni regolate con atti o licenze di concessione e altre con occupazioni irregolari ed abusive.

Negli stralci cartografici planimetrici vigenti che si riferiscono, in particolar modo, al Comune di Pizzo (VV) – così come riportati nel Sistema Informativo Demanio Marittimo relativamente ai dati catastali dei fogli n.9 sviluppo Z – Agenzia Territorio Catanzaro – Comune di Pizzo (G722) zona denominata “Marinella/Prangi”, e’ rappresentato graficamente ed insiste un notevole agglomerato edilizio, con varie destinazioni d’uso urbanistiche (edifici per civili abitazioni-ville- residence turistiche- attività commerciali e turistiche varie- sedi di uffici, ect.), edificato su area di proprietà del demanio marittimo e nei limiti con il demanio marittimo senza le necessarie autorizzazioni e/o concessioni dell’Autorità Marittima e con il consenso di tutte le altre Amministrazioni competenti sulla gestione amministrativa e di controllo, oltre ad opere di urbanizzazione.

A tal proposito, sono stati interpellati il Ministero dei Trasporti, la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, l’Agenzia del Demanio ed i vari Organi competenti non risultando nessun atto o decreto di sdemanializzazione /sclassifica rilasciato dal competente Ministero per tali vaste aree demaniali in questione.

Non e’ stata prodotta dagli Organi ed Enti amministrativi competenti nessuna comunicazione di notizie di reato alle Autorita’ Giudiziare per i soggetti che hanno occupato abusivamente tali aree di proprietà del “Demanio Pubblico dello Stato-Ramo Marina Mercantile” (Art. 1161 C.d.N.),come attestato dai certificati catastali e realizzato opere edilizie in tali aree (Art.54 C.d.N.) o in prossimità dei limiti (art.55 C.d.N.) in assenza delle necessarie concessioni e autorizzazioni demaniali marittime e urbanistiche

Il Comune di Pizzo, inadempiente non avendo adeguato alla normativa vigente regionale il Piano Spiagge , riporta erroneamente la dividente demaniale marittima oltre a non rispettare la cartografia in vigore, per come risulta dal sistema informatico demaniale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, esclude vaste aree per finalità turistiche assoggettandole a diverso e illegittimo regime di destinazione urbanistica. Il Piano Comunale di Spiaggia del Comune allegato alla Delibera di G.C. n.06 del 07.03.2008 a firma del progettista Arch. Francesco Alessandria, riporta negli elaborati progettuali la vasta area demaniale marittima in questione (su cui insiste enorme agglomerato urbano) già soggetta a Contenzioso n. 287/73 (Vertenza Molina).Pertanto essendoci in atto un Contenzioso con l’Autorità Marittima non potrebbe esistere alcun titolo o decreto che legittima l’occupazione dell’area demaniale e tantomeno un attuale proliferare di costruzioni, ma nonostante cio’ tutti gli enti preposti al controllo continuano a rilasciare pareri favorevoli ed autorizzazioni a costruire su terreni, come si rileva dalle cartografie vigenti, di proprieta’ del Demanio Statale sottraendo tali aree alla pubblica collettività

Pertanto, oltre alla abusiva occupazione di spazi demaniali con la costruzione di opere non autorizzate o erroneamente, si potrebbe ravvisare un enorme danno erariale per i mancati introiti dei canoni e degli indennizzi dovuti per gli abusi realizzati in spregio a tutte le norme del regime concessorio, urbanistico, ambientale e tutela del territorio.

Sebbene tale situazione sia a conoscenza da parte degli Enti amministrativi competenti che detengono le identiche cartografie a riguardo, sembrerebbe esistere complicità nei responsabili dei procedimenti delle varie amministrazioni nell’aver favorito e permesso l’illegittima occupazione ed edificazione abusiva a danno della collettivita’.

Che l’esposto presentato alla Procura di Vibo Val. e alla Procura della Corte dei Conti di Catanzaro possa contribuire a fare chiarezza sulla gestione del demanio marittimo ed identificare i reali occupatori abusivi e i relativi responsabili amministrativi che hanno contribuito alla diffusione dell’abusivismo costiero.

Vito Marra (Assobalneari)