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TAURIANOVA (RC), SABATO 16 NOVEMBRE 2024

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Ridefinizione assetto giuridico Fondazione Campanella: Fiamma Tricolore plaude al via libera del Consiglio dei ministri

| Il 15, Feb 2013

“Finalmente scriviamo una pagina decisiva sulla sanità e lo facciamo nel pieno ossequio delle norme costituzionali”

Ridefinizione assetto giuridico Fondazione Campanella: Fiamma Tricolore plaude al via libera del Consiglio dei ministri 

“Finalmente scriviamo una pagina decisiva sulla sanità e lo facciamo nel pieno ossequio delle norme costituzionali”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Apprendiamo con soddisfazione dai giornali del “via libera” dato dal Consiglio dei Ministri, tramite la non impugnativa di nove provvedimenti legislativi fra cui anche quello che riguarda la legge 63 del 13/12/2012, alla “Ridefinizione dell’assetto giuridico della Fondazione Campanella”.

Grande gaudio e soddisfazione espressa dall’intera nostra classe politica, in carica e in corsa alle imminenti elezioni, che si può riassumere in queste poche parole: “Si esprime grande soddisfazione per il risultato del nostro impegno e lavoro svolto. Qui finalmente scriviamo una pagina decisiva sulla sanità e lo facciamo nel pieno ossequio delle norme costituzionali. Decisiva sia per l’obiettivo di dare man forte al progetto di valorizzazione di un centro d’eccellenza della sanità nel campo dell’oncologia che per stabilizzazione dei tanti posti di lavoro e per la valorizzazione delle tantissime professionalità che hanno legato a questo progetto le loro legittime aspirazioni lavorative in un campo delicato e dal forte impatto sociale”, ecc.,ecc.

Ma ancora oggi si rimane in attesa del famoso Protocollo d’Intesa tra la Regione Calabria e l’Università Magna Grecia, che a detta dai diretti interessati si dovrà risolvere in pochi giorni – speriamo prima del 23 e 24 febbraio -, in quanto non fa piacere a tutti noi pensare ai risvolti negativi che ne potrebbero derivare sotto l’aspetto sociale, occupazionale, economico e per la salute di noi tutti il posticipare ancora la definizione finale a dopo queste date, visto che di protocolli se ne parla già dal 05/07/2012 con il decreto n.110 (dal Presidente della Giunta Regionale in qualità di Commissario ad acta ), e la cosa strana è che ancora oggi non si è trovato tra i due soci fondatori del Campanella (Regione – Università) un punto d’incontro, rilanciandosi reciprocamente le colpe.

Che ci sia forse qualche nodo da sciogliere? Magari proprio l’adeguamento dell’unica Azienda Universitaria Regionale al decreto 136 del 2011, che riordina la rete ospedaliera in Calabria e che richiede il chiarimento, appunto, del ruolo che dovrà avere l’Azienda Mater Domini,che è l’unica ad avere il compito istituzionale di formare i futuri medici calabresi.

Oggi tutti scoprono, all’indomani della sentenza del Tar, come folgorati sulla via di Damasco che per salvare la Fondazione Campanella, dare un futuro ai Lavoratori ed una speranza agli ammalati ed alle loro famiglie è urgente, improrogabile e necessario sottoscrivere il famoso Protocollo d’Intesa Regione-Università, che giace lì da mesi tra veti incrociati e colpevoli omissioni e ritardi meramente burocratici.

Bizantinismi, oggi ormai insopportabili, di una politica che fa dello “inciucio” e delle “incomprensioni” – così come accade, ad esempio, al Comune di Catanzaro dove la Giunta Abramo è un esempio evidente della situazione di grande confusione e non chiarezza nel gestire …… cosa non si sa e non si vuole far capire – una linea di azione precisa e preordinata. Così nasce spontanea una riflessione sul perché la Fondazione, fin dalla sua nascita ed inizio attività, ha in determinati periodi delle crisi di esistenza.

E allora la Fiamma Tricolore invita i soggetti protagonisti a superare ogni distinguo ed a sottoscrivere IMMEDIATAMENTE il Protocollo. Senza se e senza ma! Solo così si potrà partire da una base certa per ridisegnare una Sanità Calabrese a misura di Cittadino e non più succube e strumento del più abietto clientelismo, in cui le varie lobbies si combattono per spartirsi i resti di quello che rimane di un cadavere ormai consunto. Una azione demolitrice che ha unito e coinvolto, negli anni, la malapolitica, le baronie professionali, rappresentanze sindacali e organizzazioni politiche, portatori di ulteriori aggravi e negligenze gestionali-amministrative nell’Ente regione e nell’Università.

Ed a pagare sono sempre, purtroppo, tutti quei cittadini affetti da patologie tumorali e da diagnosi di carcinoma terminale (quasi che fossero i principali responsabili e colpevoli per aver contratto queste patologie) e loro “complici” tutti quei dipendenti della Sanità e della Fondazione che, con abnegazione e spirito di sacrificio, hanno tentato di alleviare loro almeno parte delle sofferenze, cercando di dargli quelle cure ed assistenza che merita ogni essere umano, cure e assistenza che per i pazienti affetti da tumore sono già molto costose, e che i nostri pazienti e le loro famiglie sono spesso costretti a farsi curarsi fuori regione o mettersi in lista di attesa presso quei pochi centri che esistono in Calabria, dove l’attesa diventa spesso sinonimo di morte certa.

Per cui l’invito della Fiamma Tricolore ai soggetti interessati è di non stare a perdere tempo e ai signori politici di non fare di questa situazione una loro campagna elettorale, ma di essere concreti e compatti per giungere alla soluzione del problema, nell’interesse di tutti noi.

Pertanto lanciamo un appello a tutti i cittadini catanzaresi: chiedete ai vostri rappresentati politici ed a quanti vi chiedono il voto atti concreti prima delle votazioni, ricordandovi i nomi dei politici e dei partiti che hanno permesso la spogliazione del capoluogo, per scongiurare quello che può essere un ulteriore e letale colpo alla vita culturale ed economica di Catanzaro, già ampiamente penalizzata nelle decine di occasioni precedenti.

Ringraziando della cortese divulgazione, porgiamo i nostri distinti saluti.

Natale GIAIMO, portavoce Liste Fiamma Tricolore Calabria