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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Preso in Germania il latitante Davide Sestito. E’ accusato di omicidio nella faida del Soveratese

Preso in Germania il latitante Davide Sestito. E’ accusato di omicidio nella faida del Soveratese

| Il 19, Feb 2013

L’uomo era stato colpito da un provvedimento di fermo nell’operazione “Showdown”, portata a termine dai carabinieri lo scorso mese di ottobre. L’inchiesta colpì i presunti componenti della cosca Sia, Procopio, Tripodi, contrapposta a quella dei Gallace-Novella per il controllo del territorio. Le indagini partirono dopo l’assassinio di Giuseppe Todaro

Preso in Germania il latitante Davide Sestito. E’ accusato di omicidio nella faida del Soveratese

L’uomo era stato colpito da un provvedimento di fermo nell’operazione “Showdown”, portata a termine dai carabinieri lo scorso mese di ottobre. L’inchiesta colpì i presunti componenti della cosca Sia, Procopio, Tripodi, contrapposta a quella dei Gallace-Novella per il controllo del territorio. Le indagini partirono dopo l’assassinio di Giuseppe Todaro

 

 

CATANZARO – I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno tratto in arresto il latitante Davide Sestito, che è stato rintracciato in Germania. L’uomo era sfuggito all’operazione “Showdown” lo scorso mese di ottobre, nella quale era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio. L’operazione aveva portato all’emissione di 18 provvedimenti di fermo nei confronti di altrettanti presunti affiliati al clan Sia-Procopio-Tripodi. La cosca, secondo l’accusa, avrebbe gestito il comprensorio 18 provvedimenti emessi dalla Dda di Catanzaro, ne furono eseguiti 14. Le accuse per i destinatari sono l’associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, sequestro di persona, estorsione, rapina e ricettazione.

Le indagini che hanno portato ai fermi erano partite nel dicembre del 2009 con la scomparsa di Giuseppe Todaro, presunto affiliato alla cosca Gallace-Novella, in contrasto con quella dei Sia-Procopio-Tripodi. Todaro sarebbe stato ucciso per una vendetta mafiosa ed il suo cadavere fatto sparire. L’indagine scaturita dall’omicidio e diretta dal pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, ha consentito di delineare compiti e ruolo degli indagati nell’ambito del “locale” di ‘ndrangheta attivo sin dal 2002 nella fascia jonica catanzarese. I particolari dell’arresto del latitante saranno resi noti oggi nel corso di una conferenza stampa in programma alle 10,30 nel Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro.

USAVA CODICE PER COMUNICARE

Un codice numerico per indicare le coordinate delle località e per poter comunicare. E’ questo il sistema utilizzato da Davide Sestito, il latitante arrestato in Germania dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Sestito è accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso e di spaccio di droga ed è indiziato dell’omicidio del cognato Giuseppe Todaro, vittima della lupara bianca. Nel dicembre scorso i carabinieri avevano scoperto che Sestito si trovava in Spagna e che stava organizzando un viaggio con la moglie. Attraverso una serie di intercettazioni il latitante è stato costantemente monitorato dai carabinieri. La moglie di Sestito è stata anche controllata fino a quando non si è scoperto che il luogo d’incontro doveva essere la Germania. I carabinieri hanno seguito la moglie di Sestito fino a Saarbrucken, nei pressi di Stoccarda. I militari dell’Arma, attraverso una stretta collaborazione con la polizia tedesca, hanno avuto la certezza che il luogo d’incontro doveva essere la stazione ferroviaria. Nel posto convenuto dell’appuntamento è così arrivato Sestito, a bordo di un’automobile, che è stato arrestato. Ora si è in attesa della sua estradizione. Quando l’uomo ha visto i carabinieri ha avuto un lieve malore. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha evidenziato che “abbiamo inseguito Sestito in molti Paesi Europei. Quando ci siamo accorti che poteva essere all’estero abbiamo emesso un mandato di arresto europeo. Ora, al termine di una intesa attività investigativa, siamo riusciti finalmente ad assicurare alla giustizia questo importante latitante”. Il Procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, ha ricordato che “il lavoro di intelligence ha dato i suoi frutti. Un risultato apprezzabile che ha portato i carabinieri a stanare questo latitante”. Il comandante provinciale dei carabinieri di Catanzaro, col. Salvatore Sgroi, ed il comandante del reparto operativo, ten.col. Giorgio Naselli, hanno evidenziato l’intensa attività svolta e la stretta collaborazione con la polizia tedesca.